Come scegliere l’ETF giusto per te? Che tipo di criteri bisogna considerare? Qui alcuni suggerimenti per trovare quello giusto.
Scegliere l’ETF adeguato non è sicuramente un processo facile, al momento infatti esistono oltre 2000 ETF e orientarsi diventa sempre più complesso.
Gli ETF (Exchange-Traded Fund) sono strumenti di investimento sempre più utilizzati poiché offrono agli investitori un modo semplice ed efficiente per diversificare il proprio portafoglio. Trattandosi di fondo comune di investimento che viene negoziato in borsa, proprio come una singola azione, possono essere comprati e venduti durante le ore di negoziazione regolari dei mercati finanziari. Gli ET infatti sono progettati per replicare le performance di un indice di riferimento specifico- Quindi, nel momento in cui si acquista un ETF, si sta in effetti acquistando una porzione di un portafoglio di titoli che riflette l’andamento dell’indice di riferimento.
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Capire lo scopo dell’investimento
Innanzitutto, è importante avere chiaro lo scopo dell’investimento. Se si è interessato a ottenere esposizione a un mercato specifico, ad esempio nel campo energetico, è possibile cercare ETF che replicano gli indici settoriali corrispondenti. Se invece l’obiettivo è quello di ottenere un’esposizione più generale, gli ETF che replicano indici ampi, come l’S&P 500, possono essere la scelta migliore. Inoltre, è bene anche scegliere il mercato azionario: si può investire nel mondo intero con un solo ETF o focalizzarsi su determinate regioni, come i mercati emergenti o un singolo Paese.
Selezionare l’indice
Quando si sceglie un ETF bisogna pensare a quale indice replicare con l’ETF. Un buon indice copre il più possibile il mercato che si desidera seguire. Una volta selezionato uno o più indici, si potrà confrontare gli ETF online. Gli ETF su indici ben conosciuti come FTSE All-World o MSCI World sono offerti da quasi tutti i principali fornitori di ETF e, come risultato, i prodotti corrispondenti sono di solito molto convenienti.
I suggerimenti principali per orientarsi tra gli indici sono i seguenti:
- Più sono i titoli azionari replicati dall’indice, più l’indice sarà rappresentativo del mercato;
- Gli indici che replicano un mercato ampio sono i migliori in termini di diversificazione;
- Più un indice si concentra in maniera specifica su società, settori e Paesi, più sarà rischioso rispetto a un indice più ampio.
Liquidità
Quando si scelgono gli ETF, la liquidità è un fattore importante da considerare. Un ETF liquido è caratterizzato da un elevato volume di negoziazione giornaliero e da spread bassi tra i prezzi di acquisto e quelli di vendita. Una buona liquidità garantisce che gli investitori possano acquistare e vendere quote dell’ETF senza problemi.
Costi di gestione
Tra gli step da tenere presente c’è anche quello dei costi di gestione, noti anche come expense ratio, che rappresentano le spese annuali sostenute dall’investitore per detenere l’ETF. Inoltre, bisogna tenere in considerazione anche altre spese, come le commissioni di negoziazione e gli spread di prezzo. Un basso expense ratio può risultare favorevole per il rendimento complessivo dell’ETF a lungo termine.
Dimensione del fondo
La dimensione del fondo dell’ETF può essere un aspetto indicativo della sua popolarità e accettazione da parte degli investitori. Un fondo di grandi dimensioni può dare maggiore stabilità e liquidità, ma talvolta anche minore flessibilità delle strategie di investimento. Pertanto, è molto importante valutare questa variabile in base alle proprie esigenze e possibilità.
Le nostre conclusioni
Scegliere un ETF può essere molto più semplice se si seguono queste accortezze. Noi suggeriamo, quindi, innanzitutto di valutare il patrimonio in gestione dell’ETF, poiché se il patrimonio troppo piccolo il fondo rischia di chiudere. In seguito, valutare bene i costi di gestione.
Inoltre, bisogna sempre tenere presente lo spread denaro-lettera, quindi il differenziale medio tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.
In più, se si ha già un ETF in portafoglio bisognerà fare attenzione a cambiarlo con uno simile. Il rischio è che si paghino delle tassazioni anticipate, per poi avere risultati simili. Un conto è partire da zero, un altro è fare scelte troppo avventate solo per cambiare.
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