Mettere a fuoco il rischio di un investimento è davvero importante. Troppi investitori, infatti, assemblano portafogli finanziari senza essere consapevoli dei pericoli che covano sotto la cenere. In questo articolo ci concentreremo sul rischi insiti negli strumenti finanziari per aiutarti a fare scelte più consapevoli e redditizie.
Cos’è il rischio di un investimento
Quando decidiamo di comprare uno strumento finanziario corriamo il rischio di ottenere un risultato effettivo diverso da quello atteso. La possibilità che il rendimento finale di un investimento si discosti da quello atteso, fino a provocare una perdita, è un elemento da prendere in considerazione nel momento della costruzione di un portafoglio titoli.
È importante essere consapevoli che tra rendimento e rischio esiste una relazione crescente. Poiché gli individui privilegiano la sicurezza, essi saranno disposti a detenere asset “pericolosi” se e solo se la loro remunerazione “probabile” sarà sufficiente a compensare i pericoli.
Questi ultimi possono consistere, alternativamte:
- nella possibilità di perdere in tutto o in parte il capitale, anche a causa di fluttuazioni ampie delle quotazioni;
- nell’impossibilità di rientrare in possesso delle somme investire prima della scadenza di un vincolo.
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Tuttavia non c’ certezza che le promesse siano rispettate. Può accadere, quindi, che un impiego potenzialmente redditizio si dimostri, ex post, un fiasco totale.
Prevedibilità del rischio
È possibile prevedere ciò cui andiamo incontro quando decidiamo di investire? Prima di rispondere a questa domanda è utile ricordare che il rischio è l’unica grandezza su cui abbiamo il controllo. Al contrario, i rendimenti sono determinati dal mercato senza alcun potere di intervento da parte nostra.
Ecco gli strumenti più comuni usati per delineare la “pericolosità” di uno strumento finanziario:
- intervallo di confidenza: si ottiene aggiungendo e sottraendo al guadagno medio annuo il doppio della deviazione standard. Nell’ipotesi di distribuzione normale dei rendimenti l’intervallo mostra con il 95% di probabilità la fascia dove cadrà il guadagno effettivo;
- VAR. Il Value at risk misura, in un dato intervallo di tempo, la perdita che un investimento potrà subire con il 95% di probabilità;
- il cono di volatilità. Si tratta dello sviluppo grafico dell’intervallo di confidenza. Esso mostra il rendimento “peggiore” in caso di scenario avverso e quello “migliore” se le cose andranno bene.
Cono di volatilità del nostro portafoglio conservativo
Tipi di rischi
Ogni investimento ha una sua rischiosità che dipende, oltre che dalla maggiore o minore fluttuazione del prezzo, da una serie di fattori che andremo ad esaminare.
Tipo di strumento
Le azioni sono, di norma, più pericolose delle obbligazioni. Ciò non attiene solo alla variabilità del prezzo ma anche all’incertezza in merito alle condizioni in cui si rientrerà delle somme impiegate. Chi investe in obbligazioni, a meno del default dell’emittente, sa esattamente quando rientrerà in possesso dei suoi soldi attraverso il rimborso del titolo.
Emittente
Se il soggetto che emette gli strumenti finanziari che ci interessano è solido, la possibilità di perdere il denaro impiegato è piccola. Al contrario emittenti instabili attraggono gli investitori attraverso la promessa di guadagni elevati. Può accadere, tuttavia, che gli impegni non vengano rispettati con la perdita parziale o totale delle somme investite.
Valuta di denominazione
Quando un prodotto finanziario è espresso in una valuta diversa dall’euro corriamo il rischio di cambio. Ciò si traduce in un guadagno aggiuntivo o in una perdita a seconda dell’andamento comparato delle divise coinvolte. Un apprezzamento della valuta estera è positivo per l’investitore. Al contrario un apprezzamento dell’euro ridurrà i guadagni fino ad azzerarli completamente nei casi più gravi.
Area geopolitica o mercato di quotazione
Il settore merceologico di appartenenza o l’area geografica fanno la differenza, in termini di pericoli che si corrono. Investire in Paesi instabili, come la storia recente ci ha insegnato, può voler dire vedere bloccati i propri soldi per un tempo indefinito. È ciò che sta accadendo con gli investimenti fatti in Russia dai risparmiatori italiani.
Al contrario se privilegiamo mercati maturi, rappresentativi di economie democratiche che stimano il capitalismo e la libertà economica, i pericoli coinvolti saranno minori.
Come gestire il rischio di un investimento
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari