Recessione da domanda, da offerta, da bolla e da isolamento. Cause e investimenti ottimali per i diversi tipi di crisi economica.
Recessione da domanda
Si tratta della forma più antica e classica di implosione di un sistema economico. La recessione è provocata da un collasso della domanda aggregata. Sebbene le cause possano essere endogene o esogene, il risultato finale non cambia.
Il vuoto di domanda che si crea, infatti, produce un crollo del Pil e un ribasso dei prezzi. Nei casi più gravi la recessione economica da domanda diventa depressione, come avvenne nel 1929.
Politica economica
L’interventismo dello Stato, in particolar modo attraverso la politica fiscale, è fondamentale. La domanda pubblica di beni e servizi, in sintesi, è in grado di sopperire a quella privata, spingendo il motore economico.
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Investimenti ottimali
Nelle recessioni economiche da domanda i bond a lunga scadenza e tasso fisso sono l’investimento ideale. Il crollo della domanda, infatti, genererà deflazione, facendo apprezzare le obbligazioni.
Recessione da offerta
Una recessione economica da offerta crea, al tempo stesso, una riduzione del Pil e inflazione. In particolare ciò è dovuto ad uno shock dell’offerta, che retrocede. La produzione diminuisce, mentre la domanda resta elevata.
In questo contesto il mercato troverà un equilibrio in corrispondenza di prezzi più alti e minore benessere. Un esempio di recessione economica da offerta si verificò nel 1973, a causa dell’incremento del prezzo del petrolio.
Politica economica
Non esiste una ricetta ottimale di politica economica in caso di recessione da offerta. Un ribasso dei tassi di interesse, infatti, spingerebbe la domanda aggregata. Ciò creerebbe ulteriore inflazione.
Una politica fiscale espansiva avrebbe il medesimo effetto.
Investimenti ottimali
L’investimento ottimale in questa fase sono i bond indicizzati all’inflazione. Essi, in breve, permettono di adeguare interessi e capitale al nuovo livelle generale dei prezzi.
Anche le azioni sono favorite. Poiché esse rappresentano beni reali, dovrebbero apprezzarsi in questo scenario.
Recessione da bolla
La recessione da bolla è legata ai mercati finanziari. Sebbene anche la crisi del 1929 dipendesse da una bolla finanziaria, qui intendiamo un fenomeno diverso.
Nel 2008, ad esempio, scoppiò la bolla del debito, innescata da una spirale crescente che si auto alimentava. Una recessione da bolla è insidiosa, poiché mina la fiducia delle persone nel sistema economico e politico.
Politica economica
Le recessioni da bolla sono caratterizzate dalla carenza di liquidità. Occorre pertanto un intervento forte e deciso delle banche centrali. Grazie all’immissione di nuova moneta nel sistema, l’economia potrà ripartire.
L’immissione incontrollata di liquidità, tuttavia, rischia di creare inflazione.
Investimenti ottimali
Durante le recessioni da bolla il panico dilaga. Per questo motivo l’asset preferito sono i beni rifugio. L’oro, ad esempio, tende a crescere in queste fasi.
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Recessione da isolamento
La recessione si verifica in seguito ad una crisi sanitaria. Questa, in particolare, crea uno shock simmetrico sia dal lato della domanda sia dell’offerta. Un esempio di recessione economica di questo tipo è quella del 2020.
Il blocco della produzione genera un calo dell’offerta. Sebbene ciò possa creare inflazione, occorre guardare anche cosa accade dal lato della domanda.
Questa, a sua volta, diminuisce per effetto del blocco della circolazione di beni e persone. L’effetto finale sarà quindi inflativo o deflativo, a seconda dei casi.
Politica economica
Non esistono politiche economiche adeguate. Infatti la recessione deriva da una emergenza sanitaria, che deve essere superata. Le autorità politiche possono solo agevolare il ritorno ad una normalità. Tuttavia occorre che termini la causa della crisi, affinché la recessione finisca.
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Investimenti ottimali
La paura per la propria salute e l’incertezza per il futuro deprimono tutte le classi di attivo. Durante le recessioni da isolamento non ci sono, purtroppo, investimenti ottimali.
In queste fasi è indispensabile avere una robusta base di conoscenze per investire correttamente. In alternativa è indispensabile affidarsi ad un team di esperti in grado di consigliare le soluzioni migliori.
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari