Articolo aggiornato il 22 luglio 2021
Raccomandazioni di borsa: prudenza, grande diversificazione e un buon sistema per investire. Ecco i migliori consigli per comprare azioni.
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Raccomandazioni borsa: perché investire in azioni conviene
Investire in azioni conviene, perché nel lungo periodo, i rendimenti offerti dal mercato azionario sono maggiori rispetto a quelli generati dalle obbligazioni. Questo, in sintensi, è ciò che afferma sia la moderna teoria della finanza, sia la recente finanza comportamentale.
Volendo semplificare possiamo dire che il guadagno che deriva da un impiego in capitale di rischio è idealmente suddiviso in due parti:
- il dividendo
- il guadagno in conto capitale derivante dall’apprezzamento che il titolo potrà avere nel corso del tempo
Investire in azioni, però, comporta dei rischi che gli investitori sono disposti a correre solo se il rendimento che potranno ottenere, in termini attesi o sperati, supera quello prodotto da un investimento in obbligazioni.
Tale differenza, nota come premio per il rischio, è stimato nel 6 – 6,50% secondi gli studi fatti dal professor Jeremy Siegel sul mercato americano dal 1802 al 2012.
Ma quanto investire in azioni? E quali sono i titoli azionari da comprare, per ottimizzare il rapporto rischio/rendimento? Scoprilo con A Scuola di Investimenti – Welcome.
Come investire in azioni
Investire in azioni è molto semplice. Per farlo servono solo un conto corrente ed un conto titoli.
Potrai scegliere quali azioni comprare consigliandoti con il bancario addetto alla negoziazione oppure operando da solo attraverso la piattaforma web.
L’investimento in azioni singole, tuttavia, comporta due tipi di rischio:
- il rischio specifico, legato all’andamento del titolo che hai comprato
- il rischio sistematico legato all’andamento del mercato azionario nel complesso.
La lezione che voglio trasmetterti è piuttosto semplice: non esistono azioni sicure, perché comprare azioni equivale a diventare soci dell’azienda di riferimento, correndo tutti i rischi del caso. L’investitore che voglia ottenere, nel lungo termine, le performance elevate del mercato azionario senza correre pericoli eccessivi potrà sfruttare in modo corretto la diversificazione.
Secondo la teoria classica di portafoglio per avere una diversificazione efficace occorrono dai 13 ai 20 titoli diversi, di società appartenenti in settori merceologici differenti.
Oppure puoi scegliere di investire in fondi azionari, o in ETF, in modo tale da aumentare la diversificazione grazie al portafoglio titoli ben strutturato che questi operatori detengono, annullando così il rischio specifico. In modo particolare gli ETF azionari permettono di comprare, attraverso un solo strumento, moltissimi titoli sottostanti.
La loro forza sta nella possibilità di comprare interi portafogli azionari a prezzo ridotto e con una semplicità estrema. Il nostro consiglio, pertanto, è di usare questi prodotti per costruire portafogli personalizzati ed efficienti.
Quando e quanto investire in azioni?
Il momento ottimale per comprare e per vendere azioni è noto come “market timing“. Esso è un tentativo piuttosto vano di entrare intorno ai minimi e uscire vicino ai massimi.
Tutti vorremmo farlo ma riuscirci è impossibile per colpa della grande incertezza che governa l’andamento della borsa. Senza contare che cercare di battere il mercato attraverso la scelta del momento giusto di ingresso/uscita equivale a giocare a poker con i migliori giocatori del mondo. Tutti, infatti, concentrano le loro forze in questa direzione, rendendo il market timing un’attività sostanzialmente inutile.
Per questo, sebbene esistano alcune tecniche volte a migliorare il momento di ingresso e di uscita, la cosa più semplice da fare è costruire un portafoglio coerente con il tuo profilo di rischio, comprare subito tutto, controllare poco il tuo portafoglio ma ottimizzarlo periodicamente. Un modo per farlo consiste nel ribilanciare periodicamente i pesi.
Investire in borsa secondo l’approccio che sto per mostrarti è davvero semplice: parti dalla perdita massima che sei disposto a correre, moltiplicala per 2,5 o per 3 a seconda della tua tolleranza al rischio e investi quella quota in azioni. Poi controlla il valore del tuo investimento una sola volta l’anno.
Ti faccio un esempio. Immagina di essere disposto a tollerare una perdita massima del 15% sul tuo portafoglio complessivo. Potrai investire in azioni il 37,50% del totale, mentre il restante 62,50% potrà essere investito in obbligazioni.
A questo punto compra un ETF azionario globale ed un prodotto obbligazionario diversificato con cambio coperto e dimentica il tuo portafogli per i prossimi 12 mesi.
Le scoperte della finanza comportamentale
Il fenomeno secondo cui un eccessivo monitoraggio di portafoglio incentiva l’investimento in obbligazioni a scapito della redditività offerta dalle azioni, è nota come myopic loss aversion, ossia come avversione alle perdite miopica.Il grafico qui sotto ti mostrerà il funzionamento di questo processo:
La scala di sinistra mostra l’utilità ottenuta dal possesso di un portafoglio obbligazionario (linea tratteggiata) o azionario (linea continua). Come puoi vedere se hai l’abitudine di controllare molto spesso il tuo portafoglio, sarai tentato di investire in obbligazioni e non in azioni per ridurre il costo emotivo associato a eventuali temporanee perdite di valore.
Il punto di pareggio emotivo, secondo Thaler e Benartzi, si raggiunge intorno ai 12 mesi. In effetti è molto probabile che un portafoglio diversificato di azioni mostri un andamento crescente da un anno all’altro, mentre all’interno del periodo potrebbe riportare rendimenti negativi.
Se riuscissi a ‘staccare la spina’ per un intero anno e a controllare il tuo portafoglio solo ogni dodici mesi, saresti pronto per investire in azioni la maggior parte del tuo capitale. Ma, credo, nessuno si limita a controllare l’andamento dei propri investimenti così di rado.
Quali lezioni pratiche possiamo trarre da questo studio accademico ?
- imposta una strategia di investimento che sia coerente con i tuoi obiettivi e accetta una dose di rischio come parte ineliminabile del processo. Le azioni rendono proprio perché nel breve periodo sono rischiose, no?
- Evita di controllare giorno dopo giorno i tuoi investimenti. Se gli stessi seguono un piano rigoroso non avrai bisogno di verificarne la progressione tre volte al giorno.
- Se non riesci a stare lontano dal monitor per più di una settimana, significa che quello è il tuo orizzonte temporale. In questo caso farai bene ad evitare assolutamente di investire in azioni. E’ vero che rinuncerai ad una parte del rendimento potenzialmente alto offerto da questi strumenti, ma eviterai il dolore associato alla presa d’atto di temporanee oscillazioni negative di portafoglio.
Raccomandazioni azioni: come ridurre i rischi del tuo portafoglio?
Prima di inseguire le raccomandazioni di borsa devi avere un progetto di investimento, che parta dalle tue concrete esigenze di vita. E quando lo avrai predisposto, ti troverai di fronte un prospetto che in qualche modo non tiene conto della situazione attuale dei mercati. Non preoccuparti, stai procedendo nel modo corretto. Invece di inseguire i prodotti finanziari “migliori” in cui investire sulla base delle raccomandazioni di borsa del momento, ti sei concentrato su te stesso e sui tuoi obiettivi ed hai un piano di investimento coerente con gli stessi.
Ora dovrai ottimizzare quello stesso piano in base alla situazione contingente dei mercati. In un certo momento, ad esempio, il 10% del patrimonio investito in azioni europee potrebbe essere troppo (o troppo poco in un altro contesto). Ecco allora che potrai decidere di detenere in portafoglio una quota minore di azioni, rispetto all’obiettivo di lungo periodo, per cautelarti contro possibili ribassi ma anche cogliere eventuali rialzi improvvisi che potrebbero partire in modo imprevedibile.
Sottopesare le azioni significa comprarne di “meno” rispetto a quante compreresti secondo un’impostazione di lungo periodo di pianificazione finanziaria. Il sottopeso trova la sua ragion d’essere nella constatazione che le raccomandazioni di borsa non sono favorevoli alle azioni, ciò nonostante non te la senti di stare a zero nel caso in cui un trend rialzista partisse all’improvviso.
Raccomandazioni borsa: idee per investitori prudenti
Viviamo un momento particolare sui mercati. Per la verità lo stiamo vivendo da più di un anno, perché dopo la crisi del 2020 i mercati sono ripartiti fino a segnare nuovi massimi. Ora però i timori di un crollo diventano più concreti. Ecco, in breve, cosa fare per investire in azioni in modo corretto.
Diversificazione orizzontale
Il primo metodo consiste nel comprare solo alcuni dei mercati previsti dal tuo piano, per intero. Immagina, ad esempio, che nella tua programmazione di lungo periodo siano previsti questi mercati con queste quote:
- azioni europee: 10%
- titoli Usa: 10%
- azioni emergenti: 10%
Tu vuoi avere, in questo momento, un’esposizione azionaria massima complessiva del 10% (a titolo di esempio).
Il primo modo per sottopesare le azioni potrebbe essere quello di comprare solo le azioni di un mercato, ad esempio l’Europa. Alla fine avresti il 10% di azioni in portafoglio pari ad 1/3 dell’esposizione prevista per il lungo periodo.
Il vantaggio di questo modo di procedere sta nell’immediatezza, ma c’è uno svantaggio evidente: se scegli il mercato “meno performante” tra i tre potresti portare a casa rendimenti deludenti.
Diversificazione verticale
Immagina, anche in questo caso, di voler investire in azioni solo il 10% del tuo capitale totale, per rispettare le raccomandazioni di borsa (che provengono dal sistema dinamico o da altre fonti). Invece di comprare un solo mercato per l’intero importo puoi optare per una soluzione diversa e procedere così:
- acquisto azioni europee per il 3,33% (1/3 del totale)
- investimento in titoli Usa per il 3,33% (1/3 del totale)
- acquisto dell’azionario emergenti per il 3,33% (ancora una volta 1/3 del totale).
Invece di investire l’intera quota prevista in un solo mercato, e limitarmi a quello per contenere l’esposizione complessiva di azioni in portafoglio, investi in tutti i mercati previsti dal mio piano ma in percentuale ridotta.
Alla fine il peso percentuale delle azioni sul mio portafoglio resterà immutato, ma avrò un vantaggio molto importante: sarò presente su tutti i mercati, aumentando in questo modo il grado di diversificazione e riducendo al tempo stesso i rischi.
Conclusioni
Il mainstream pone l’enfasi sulla selezione dei titoli migliori, comprati nel momento giusto, per generare performance. Tuttavia questo tipo di raccomandazione di borsa arricchisce chi vende ricette miracolose, o consigli scintillanti, ma non l’investitore.
Questo farà bene a rassegnarsi sul fatto che i mercati sono imprevedibili per tutti, e che l’asset allocation determina il 90% circa dei rendimenti di lungo periodo. Concentrarsi sulla strategia, diversificare, evitare di seguire le mode e controllare poco il portafoglio sono il bagaglio di partenza che ogni investitore dovrebbe avere.
Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari