Il valore di un’azione è determinato da tre fattori che ne influenzano il prezzo: i dividendi, il tasso di crescita degli utili e le variazioni nel rapporto Price Earning. Vediamo in che modo.
I Dividendi e la Valutazione delle Azioni
Credo che né la stampa né gli organi di informazione attribuiscano ai dividendi l’importanza che meritano. Eppure essi sono il più rilevante tra i tre fattori che determinano il valore di un’azione e l’andamento della sua quotazione.
Il Dividend Yield
Il dividendi yield è il rapporto tra l’utile distribuito da una società (il dividendo) e il prezzo del titolo. Il rapporto può essere calcolato sia con riferimento ad un singolo titolo, sia con riguardo ad un paniere di titoli, o addirittura ad un indice azionario.
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Il dividend yeld varia nel tempo per effetto delle oscillazioni della quotazione delle azioni, ed è un indicatore molto importante della redditività e della convenienza ad investire nel mercato azionario.
Poiché esso è un dato che esprime il “rendimento cedolare” di un’azione o di un indice, il dividend yeld è spesso messo a confronto con il rendimento offerto da un titolo di stato decennale. Ne segue che quando il rendimento delle azioni è inferiore a quello dei bond, occorre stare attenti: il mercato azionario potrebbe essere sulla via del surriscaldamento.
Dal momento che il rapporto dipende dal prezzo al quale si comprano le azioni, esso determinerà il rendimento a lungo termine che le stesse offriranno. A patto, ovviamente, che gli utili non siano troppo volatili.
Il dividend yield è molto elevato quando le quotazioni azionarie sono depresse. Questo conferma il detto popolare secondo cui comprando a prezzi bassi si aumenta il guadagno finale.
Se il dividend yeld è un dato statico, perché fa riferimento al valore degli utili distribuiti, i due fattori successivi sono dinamici.
Valore di un’Azione e Tasso di Crescita degli Utili
Il secondo valore che determina la quotazione delle azioni e il loro andamento è il tasso di variazione degli utili. Il dato esprime la misura in cui i profitti aziendali cresceranno nel corso del tempo. Qui faccio riferimento agli utili totali e non ai dividendi distribuiti. Questi ultimi, come sai, sono una parte dei profitti complessivi che l’azienda ha conseguito.
La valutazione del tasso di crescita degli utili è un esercizio molto complicato. Essa è più semplice in due casi:
- quando la società sottostante opera in un settore stabile (utilities, settore alimentare o comunque “maturo”
- quando la valutazione riguarda un insieme di azioni, ad esempio un indice azionario.
Puoi immaginare facilmente come sia più immediato avere delle stime circa il tasso di crescita degli utili delle aziende dell’S&P 500, che non di Amazon. Questa è una delle ragioni per cui ti consiglio di investire in un portafoglio di fondi diversificati a basso costo, più che non in singole azioni.
A parità di altre condizioni, maggiore sarà il tasso di crescita degli utili, maggiore sarà il rendimento che le azioni ti daranno nel corso degli anni.
Le Variazioni del Rapporto Prezzo/Utili
Il rapporto prezzo/utili, noto come P/U o come P/E, price earning, è un indicatore noto ed usato negli ambienti operativi. Esso misura la maggiore o minore attrattività del mercato azionario rispetto alle quotazioni che le azioni hanno raggiunto.
Le sue variazioni, nel corso del tempo, sono influenzate dalla psicologia degli investitori. Quando le cose vanno bene e c’è ottimismo il rapporto cresce, grazie agli acquisti che giungono sul mercato.
Quando c’è pessimismo, al contrario, le quotazioni scendono di più di quanto lo facciano i fondamentali.
Se compri le azioni quando il rapporto P/E è basso ti metti in tasca la probabilità di ottenere guadagni molto elevati per il futuro. Nei momenti di depressione economica il dividend yield è alto, perché i prezzi sono bassi. E’ probabile che gli utili futuri crescano, il che fa salire il secondo fattore che abbiamo esaminato. Infine il rapporto prezzo utili tenderà a crescere, quando “gli altri” cominceranno a comprare.
L’investimento fatto sui massimi di mercato, invece, è portatore di sventure finanziarie. Il dividend yield è basso a causa dei prezzi elevati. Il tasso di crescita degli utili è modesto, mentre il rapporto prezzo/utili, già elevato, non potrà che scendere.
Pensaci prima di correre ad investire in azioni, o prima di attendere che il mercato cresca prima di agire.
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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari