Quasi tutti gli investitori hanno attivato il prestito titoli. E’ gratis, frutta qualche euro aggiuntivo e, in apparenza, non dà pensieri. Ma presenta anche un importante “lato oscuro” che devi conoscere.
Cos’è il prestito titoli
Il prestito titoli è una pratica finanziaria che consente agli investitori di prestare i propri titoli a terze parti, spesso a istituti finanziari o trader, in cambio di una remunerazione. Questa forma di operazione può sembrare allettante per coloro che desiderano sfruttare i loro investimenti per ottenere un ulteriore reddito. In definitiva l’attivazione è semplice e gratuita e consente al proprio intermediario di accedere liberamente al dossier per dare a prestito in tutto o in parte gli strumenti finanziari ivi contenuti.
Tuttavia, è fondamentale comprendere che il prestito titoli comporta anche una serie di rischi che vanno attentamente valutati, poiché spesso tali “pericoli” sono nascosti o sottaciuti. Si tratta di elementi che potrebbero rappresentare il classico cigno nero, ossia un evento dalla bassissima probabilità di manifestarsi ma dalle conseguenze molto gravi.
Come funziona il prestito
Il prestito titoli rappresenta un’opportunità offerta dalle banche che consente di prestare automaticamente i propri titoli a terze parti, spesso per scopi legati alla vendita allo scoperto. Dopo aver effettuato il prestito, non è necessario preoccuparsi di ciò che accade successivamente, poiché la banca garantisce la restituzione dei titoli.
Alla scadenza del prestito, la banca si occuperà di trasferire sul conto lo stesso numero e la stessa qualità di titoli prelevata. Va sottolineato che il processo sfugge al controllo diretto dell’investitore che risulta esposto al rischio di insolvenza dell’intermediario, come vedremo.
Quali sono i vantaggi del prestito titoli?
Il servizio offre un vantaggio di natura economica. A seconda del tipo di titolo e della durata del periodo durante il quale i titoli vengono prestati, infatti, l’investitore percepisce una remunerazione.
È importante sottolineare che il prestito titoli non porta a ricchezze straordinarie: si tratta di importi modesti per ogni strumento finanziario prestato. Tuttavia, nel medio e lungo termine, tali importi possono contribuire ad alleviare il peso degli oneri bancari o dell‘imposta sul conto titoli.
I rischi dell’operazione
Il prestito titoli comporta rischi e potenziali svantaggi, e quindi è importante valutarne attentamente i fattori negativi. La regola fondamentale da seguire è che ogni forma di remunerazione legata agli strumenti finanziari comporta un certo grado di rischio che deve essere adeguatamente considerato.
Il rischio associato al prestito titoli è sottile e insidioso. Una volta che hai prestato i titoli, infatti, questi diventano di proprietà della banca per l’intero periodo in cui sono al di fuori del tuo portafoglio. Secondo la legge il prestito titoli è considerato un prestito “irregolare” e, più che un prestito, rappresenta una temporanea cessione della proprietà dei titoli stessi.
Ciò significa, in breve, che se la banca fallisce nel momento in cui i tuoi titoli sono “fuori” potresti incorrere in perdite, poiché il diritto di proprietà è stato sostituito da un diritto di credito. Sebbene si tratti di un’ipotesi remota la cosa va valutata con attenzione. Se in tempi normali prestare i propri strumenti finanziari non rappresenta un grave pericolo, in caso di crisi finanziaria, come quella del 2008, le cose potrebbero cambiare.
I nostri consigli
Per avviare un prestito titoli, è opportuno considerare esclusivamente istituzioni finanziarie di grandi dimensioni, che godano di una solida reputazione e di un elevato grado di sicurezza.
La scelta di banche di rilevanza significa ridurre il rischio di perdere la proprietà dei titoli prestati in caso di fallimento dell’istituto. La solidità finanziaria di tali banche offre una maggiore tranquillità agli investitori, garantendo una gestione adeguata del prestito e una restituzione tempestiva dei titoli alla scadenza.
Inoltre in caso di crisi finanziaria o di sentore di possibili crisi bancarie è opportuno sospendere immediatamente l’operazione. Farlo è molto semplice: basta un clic dal proprio home banking ma è di vitale importanza perché in caso contrario si corrono rischi spropositati in cambio di una remunerazione davvero minima.
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Era il 7 dicembre del 2009 quando pubblicammo il nostro primo articolo su blogspot. Una data simbolica, perché a Milano è festa patronale e Milano è la capitale della finanza. Da allora non abbiamo mai interrotto la nostra missione per aiutarti ad investire in modo diverso, usando la testa e non lo stomaco e credendo nella semplicità.
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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari