Naked Markets: la trappola mentale dei mercati ai massimi

1 Marzo 2024

naked markets

Hai la liquidità ferma sul conto corrente. Oppure temi di investire oggi, a causa delle quotazioni che TU ritieni essere troppo alte. Stai per scoprire perché guardi le cose dalla prospettiva sbagliata. E perché perderai (tanti) soldi.

La trappola mentale dei mercati alti

Una massima che mi piace molto è “non è l’andamento dei mercati a determinare il rendimento che otterrai dai tuoi investimenti, ma la tua reazione di fronte ai mercati stessi”. Non puoi prevedere il futuro andamento delle quotazioni. E non hai gli strumenti per affermare che oggi le quotazioni sono troppo alte.

Il fatto che siamo ai massimi storici non significa automaticamente che siamo in una bolla speculativa. Significa solo che, se guardi il passato, troverai dei valori inferiori. Tutto qui. Ma il futuro è tutto da scrivere, per te, per noi che siamo una società di consulenza finanziaria indipendente, per qualsiasi casa di investimento al mondo.

Ciò su cui vorrei farti riflettere è che affermare “i mercati sono alti e non investo” è un altro modo per dire “so prevedere i mercati”. E chi lo fa ha quasi sempre torto. Ma permettimi di argomentare meglio questa mia affermazione.

Se non vuoi leggere tutto l’articolo ma, invece, vuoi capire quali siano i tuoi errori e come correggerli, continua qui.

Quotazioni ai massimi: il caso dell’Italia

Parleremo di mercati azionari perché sono quelli che sono comunemente percepiti come “più a rischio”. E partiremo dall’Italia, poiché è lo sfogo ufficiale dell’investitore domestico. Infine Piazza Affari ha svettato nel 2023, ragione per la quale attira le attenzioni della maggior parte dei risparmiatori.

L’indice MSCI Italy raggiunse il suo massimo nel mese di maggio 2007, prima dello scoppio della bolla Lehman. Poi arrivò la grande crisi, sicché le quotazioni caddero del 60,289% a fine febbraio 2009. Un disastro. Che riassumiamo in modo schematico:

  • perdita massima: -60,289%
  • data di recupero: gennaio 2023
  • tempo di recupero: 5724 giorni (15 anni e 8 mesi).

In effetti aver comprato tutte le azioni italiane all’apice del successo ha comportato un danno rilevante. Tuttavia non ci trovavamo nemmeno in corrispondenza di una bolla speculativa. Non c’era particolare euforia all’epoca. E il ricordo dello sboom del 2000 era ancora forte.

Insomma ci sono diverse analogie con la situazione delle borse azionarie nel 2024. Ma questo è solo il punto di partenza per la nostra analisi.

Il caso dell’azionario globale

Le quotazioni erano alte anche per l’indice azionario globale MSCI World, che abbiamo analizzato convertendolo in euro. Entrambi i mercati erano sui picchi di sempre. E quando la caduta arrivò non risparmiò nessuno. Neppure la diversificazione. Il minimo, raggiunto a febbraio 2009, vedeva un crollo del 49%.

Poco importa che il calo fosse inferiore. Diciamo che era una magra consolazione per aver diversificato. L’investitore, tuttavia, vide dimezzare il valore del proprio investimento.

Guardiamo meglio i dettagli analitici.

  • perdita massima: -48,51%
  • data di recupero: gennaio 2013
  • tempo di recupero: 2072 giorni (5 anni e 8 mesi).

Naked investor

Quello che emerge mostra come vi siano sostanziali differenze sia sul tempo di recupero sia sul risultato ottenuto. In definitiva non è importante investire ai massimi (a patto di evitare una bolla speculativa), quanto piuttosto scegliere bene su cosa si investe.

Infatti:

  • l’indice azionario globale ha recuperato in metà del tempo la caduta rispetto alla borsa italiana;
  • chi avesse investito ai massimi, a maggio 2007, a gennaio 2024 avrebbe avuto un rendimento complessivo del 271%.

In pratica l’investitore scarognato, che tuttavia sa che a livello globale i massimi sono fatti per essere superati, ha portato a casa un guadagno medio annuo composto dell’8,168%. Le quotazioni alte mettono a nudo gli errori dell’investitore. Chi sa ciò che fa, invece, continua a portare a casa utili importanti, nel tempo.

I nostri consigli

Il principale nemico dell’investitore è lui stesso. Tutte le persone sono soggette a paura e avidità. Così come è sbagliato fare finta di niente, ignorando il fatto che i mercati sono cari, è sbagliato attendere ad investire. Non sto dicendo che oggi è il caso di entrare in modo massiccio sui mercati.

Sto dicendo, però, che serve una strategia solida per gestire ogni tipo di situazione. Ad esempio oggi potrebbe essere opportuno inserire degli strumenti anti ciclici, ossia che tendenzialmente si apprezzano in caso di recessione. E non limitarsi all’azionario globale, che è caro, ma ampliare la base dell’allocazione.

Ma la cosa peggiore che puoi fare è affidarti ai tuoi “animal spirits” nella gestione dei tuoi soldi. Finirai intrappolato nei luoghi comuni o sarai vittima delle tue stesse credenze. E nel tempo otterrai risultati molto inferiori a quelli che avresti potuto ottenere con una razionalità maggiore.

Per questo siamo qui…

Era il 7 dicembre del 2009 quando pubblicammo il nostro primo articolo su blogspot. Una data simbolica, perché a Milano è festa patronale e Milano è la capitale della finanza. Da allora non abbiamo mai interrotto la nostra missione per aiutarti ad investire in modo diverso, usando la testa e non lo stomaco e credendo nella semplicità.

Ecco come si concretizza il nostro impegno per te:

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari

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