Qual è il momento giusto per fare la tua mossa? Come fare per iniziare a guadagnare con costanza? Ecco i nostri consigli.
Navigare nei flutti imprevedibili dei mercati finanziari può sfidare anche gli investitori più esperti, poiché una miriade di variabili, tra cui i fattori economici, contribuiscono a plasmare l’andamento delle quotazioni di Borsa.
Tuttavia, esiste un approccio ponderato alla crescita patrimoniale che consiste nell’identificare il momento opportuno per investire. Sorgono vari interrogativi: qual è il timing ideale per effettuare investimenti? Come evitare di sbagliare nell’allocazione dei propri risparmi?
In questo articolo esploreremo nel dettaglio le migliori strategie per iniziare a investire, facendo riferimento alla nostra esperienza e ai suggerimenti che gli esperti hanno condiviso in questi anni.
Purtroppo la scelta del “timing” non è l’unico errore che fanno gli investitori. E tu, come puoi migliorare? Scoprilo ora.
Procedere per gradi
Alcune di queste domande trovano risposta in un principio universalmente accettato: investire in modo graduale e costante. Tale strategia prevede investimenti regolari o suddivisione dell’importo in tranche, distribuendo gli investimenti in maniera automatica con periodicità fissa.
La regolarità non solo contribuisce a mitigare i rischi dei mercati finanziari, ma consente anche di bilanciare la performance degli investimenti nel tempo. Inoltre, la regolarità riduce lo sforzo di risparmio, offrendo la possibilità di investire ogni mese la stessa somma. Investire regolarmente è un approccio vincente che sfrutta il potere degli interessi composti, consentendo al capitale di crescere nel tempo.
Market timing e investimenti
Quando ci si trova di fronte alla decisione di investire denaro, una domanda emerge in mente: qual è il momento opportuno per entrare nel mercato? La risposta è spesso influenzata dalla concezione mediatica del trader che prevede e anticipa i movimenti del mercato, e riguarda il market timing
Il market timing però comporta non solo costi elevati dovuti a frequenti transazioni, ma anche impatti negativi sui rendimenti complessivi. Non bisogna confondere il market timing con i ribilanciamenti periodici. L’importante è predisporre una prudente asset allocation per non subire la volatilità del mercato e ottenere rendimenti superiori nel lungo periodo.
Come costruire un portafoglio equilibrato
L’analisi approfondita dell’allocazione dinamica/bilanciata richiede una riflessione sulla “cabina di regia”, rappresentata dall’allocazione complessiva del portafoglio. Il 90% degli investitori spesso trascura questo aspetto, erroneamente credendo che il successo a lungo termine derivi dalla selezione accurata dei titoli e dall’evitare le perdite.
Nel 2000, uno studio di Ibbotson e Kaplan, “Does Asset Allocation Policy Explain 40, 90, or 100 Percent of Performance?,” ha dimostrato che la scelta delle classi di attivo è responsabile del 90% circa dei risultati nel lungo periodo.
Per costruire un portafoglio equilibrato, ci sono vari principi chiave. Un’ampia quota azionaria, con un rendimento annuo del 6-7% in termini reali nel lungo periodo, costituisce una base solida. L’allocazione dinamica attuale del 50% in azioni consente di beneficiare dell’apprezzamento delle borse e di mitigare i rischi con l’inclusione di bond.
La diversificazione accurata, che comprende classi di attivo alternative come l’oro, previene sovrapposizioni e ottimizza il rendimento/rischio. Infine, i riequilibri tattici, come l’inserimento di azioni dal NASDAQ, evidenziano la necessità di adattare il portafoglio in risposta alle opportunità di mercato.
Guardare in avanti e tollerare qualche perdita
Investire non implica una crescita costante del portafoglio; l’allocazione dinamica attraversa fasi negative seguite da riprese, dimostrando l’importanza di una guida strategica efficace. I risultati si manifestano quando si adotta la cabina di regia corretta, la si implementa con attenzione e si resiste alla tentazione di abbandonare tutto durante le fasi di calo.
È fondamentale distinguere i ribilanciamenti di medio periodo, che regolano la quota azionaria entro limiti predefiniti, dalla pericolosa pratica di cercare di prevedere il futuro mercato, che prova a ottenere guadagni attraverso movimenti disordinati.
Un grafico illustra l’impatto devastante di perdere anche solo 5 o 30 dei migliori giorni dell’indice S&P 500 nel periodo 1993-2022. Questo sottolinea il rischio di liquidare gli investimenti quando si guadagna, per poi rientrare quando il mercato è in ribasso. L’inerzia può diventare una forza positiva dopo la decisione di investire, poiché perdere i giorni migliori può influire significativamente sul rendimento complessivo dell’investimento.
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari