Mercati azionari deboli in Europa nel 2020. Rallentamento economico negli Usa dove, però, c’è una Banca Centrale più forte.
Mercati azionari europei
Il mercato azionario europeo, sintetizzato dall’indice MSCI Europe, nel 2019 è cresciuto del 23%. Ciò a dispetto del fatto che il Vecchio Continente stia attraversando una fase di stagnazione economica.
Sebbene si tratti di una crescita importante, occorre rilevare come il dato sia nettamente inferiore alla crescita ottenuta da altri mercati azionari.
Secondo John Greenwood, capo economista di Invesco, le ragioni per cui l’Europa nel 2020 non brillerà particolarmente sono da attribuirsi alla politica monetaria inefficace della BCE.
In particolare gli economisti di Invesco si aspettano una crescita complessiva di appena l’1,50%, con un tasso di inflazione dell’1,30%.
Ciò comporterebbe il mantenimento di una politica accomodante da parte della BCE. Tuttavia è proprio il modo con cui la stessa è gestita a creare problemi nel lungo andare.
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Gli errori della BCE
Al fine di superare l’impatto della crisi del 2008 e dare sollievo agli Stati più indebitati, la BCE ha agito sui tassi di interesse. Grazie al ribasso di questi ultimi abbiamo assistito ad un rialzo fenomenale delle borse e dei bond governativi.
Tuttavia la persistenza di tassi negativi finirà con l’impoverire le famiglie. In modo particolare quelle che hanno impiegato i propri soldi in titoli di Stato o in polizze vita.
Una politica monetaria più efficace e pro mercati azionari si sarebbe dovuta concentrare, secondo Greenwood, sul controllo della massa monetaria, ossia sulla quantità di moneta in circolazione.
Mercati azionari Usa
Nel 2019 gli Stati Uniti si sono preoccupati di arginare i rischi di una nuova recessione. In breve, grazie alla crescita della moneta in circolazione, la Fed è riuscita a spingere l’economia reale e i mercati azionari verso nuovi massimi.
Il grafico che segue mostra l’andamento comparato, nel 2019, degli indici MSCI USA ed MSCI EUROPE. La line blu, invece, rappresenta l’andamento della forza relativa degli Usa rispetto al Vecchio Continente.
Secondo gli economisti di Invesco, il 2020 continuerà ad essere l’anno degli Usa. Occorre tuttavia ricordare che l’espansione economica è giunta ormai al suo dodicesimo anno di espansione e un rallentamento è sempre possibile.
Oltre a ciò le valutazioni della borsa Usa non sono più particolarmente a buon mercato.
5 ragioni per cui i mercati azionari potranno ancora crescere
Secondo l’opinione di Sam Stovall , the chief investment strategist at CFRA Research, i mercati azionari potranno crescere ancora di un 9% circa entro la fine del 2020.
Ecco, in sintesi, le ragioni addotte dall’economista:
Scarto tra i settori peggiori ed i migliori
Lo spread tra la performance dei settori più performanti e quelli meno redditizi è ampia e inferiore alle medie storiche. Secondo questa impostazione i settori meno remunerativi avrebbero spazio per crescere ed allinearsi ai più forti.
A titolo di esempio anche l’Europa sarebbe favorita. Essa, infatti, avrebbe tutto lo spazio per recuperare la mancata performance rispetto agli Usa negli scorsi anni.
Politiche monetarie ancora espansive
Nel 2020 le Banche Centrali continueranno a mantenere le proprie politiche espansive. Ciò è vero sia in Europa, dove l’inflazione è sotto controllo, sia negli Usa.
In particolare la politica monetaria accomodante potrà favorire la campagna elettorale per il nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Crescita sostenuta degli utili per azione
A dispetto delle fosche previsioni di un rallentamento globale, secondo Stovall gli utili per azione cresceranno dell’8,20% nel 2020. Sebbene queste stime siano tutte da verificare, esse potrebbero gettare altra benzina sul fuoco della crescita degli indici.
La tregua commerciale
Nell’anno delle elezioni Usa un accordo sui dazi potrebbe essere raggiunto. In breve, un allentamento o addirittura la fine della guerra commerciale, darebbe nuova spinta all’economia globale.
Grazie a ciò i mercati azionari potrebbero continuare a crescere.
Dividendi yield alti
Grazie allo scenario dei bassi tassi di interesse, il rendimento del mercato azionario, in termini di dividendi, resta appetibile. A meno di inversioni brusche nella curva dei tassi, le azioni dovrebbero garantire ritorni più elevati rispetto ai bond.
Attenzione al 2020!
Quando tutti sono ottimisti, occorre essere prudenti. Questo, in sintesi, il monito di John Templeton, uno dei più grandi investitori di tutti i tempi.
Se da un lato le borse potranno ancora crescere, un ribasso potrebbe arrivare da un momento all’altro. In breve, affrontare con superficialità il mercato azionario (e quello obbligazionario), potrebbe costarti caro.
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