Meglio investire in BTP o Buoni Fruttiferi Postali?

14 Febbraio 2024

Meglio BTP o buoni postali?

Decidere come investire i propri risparmi è una scelta importante! BTP o Buoni Fruttiferi Postali? Vediamo insieme quale scelta può rivelarsi più vantaggiosa.

Mettere al sicuro i propri risparmi è una priorità per molti. Ma, in un panorama di incertezze come quello attuale, può rivelarsi un processo difficile e a volte poco chiaro. Buoni del Tesoro Poliennali e Buoni Fruttiferi Postali sono due possibilità utilizzate da tanti risparmiatori. Cosa sono e qual è il più conveniente?

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BTP

I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) sono titoli di debito (obbligazioni) a medio-lungo termine emessi dal Dipartimento del Tesoro con cedola fissa posticipata, pagata semestralmente. I BTP possono essere emessi con scadenze pari a 18 mesi, 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni, attraverso un processo che viene chiamato asta marginale (frequenza indicata nelle linee guida annuali fissate dal Dipartimento del Tesoro).  

I risparmiatori non possono partecipare direttamente alle aste, ma solo tramite gli intermediari autorizzati (banche e imprese di investimento registrate presso la Banca d’Italia). In asta i BTP possono essere sottoscritti per un valore nominale minimo di 1.000 euro o multipli di tale cifra.

I BTP possono essere acquistati successivamente alla loro emissione, vale a dire sul mercato secondario. Il MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato) è il mercato secondario gestito da Borsa Italiana S.p.A. dove i risparmiatori (tramite intermediario) possono comprare o vendere titoli di Stato e altre obbligazioni, per un importo minimo pari a 1.000 €.

Rendimento dei BTP

Il rendimento dei BTP  è dato in parte dal flusso cedolare e in parte dalla differenza tra il prezzo di sottoscrizione (se il titolo è stato acquistato in asta) o di acquisto (se è stato acquistato nel mercato secondario) e il valore nominale (pari a 100) che viene rimborsato solo alla scadenza. Le cedole spesso sono predeterminate all’emissione, vale a dire costanti per tutta la vita del titolo. 

Buoni Fruttiferi Postali

I Buoni Postali sono uno strumento di risparmio che sta ottenendo molta popolarità tra gli investitori.

I Buoni Postali non sono altro che un prestito che viene concesso allo Stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Come funzionano i Buoni Postali?

  • Puoi sottoscrivere i Buoni Postali in qualsiasi momento presso un ufficio postale
  • Il rimborso può essere richiesto senza costi aggiuntivi e in qualsiasi momento
  • L’importo massimo dei buoni sottoscrivibile, da parte di un unico soggetto nella stessa giornata lavorativa, presso uno o più uffici postali e/o mediante sottoscrizione telematica, è pari a 1.000.000 di Euro

Come funzionano i Buoni Fruttiferi Postali?

Il funzionamento dei buoni fruttiferi è molto semplice. Il risparmiatore versa una cifra e questa matura interessi in base ad alcune variabili:

  • importo investito (ovviamente maggiore è la cifra, più alti saranno i rendimenti
  • durata del buono (medio o lungo termine);
  • tipologia del buono sottoscritto (in base al periodo di permanenza o all’età dell’investitore)

La durata dei buoni è variabile e può andare dai 3 ai 20 anni, a seconda del tipo prodotto e delle esigenze del risparmiatore.

Meglio investire in BTP o in Buoni Fruttiferi Postali? La nostra opinione

Se un risparmiatore deve scegliere, è bene che faccia determinate riflessioni e capisca che tolleranza di rischio può avere. Il Buono Fruttifero Postale rende meno ma il vantaggio di rimborsabilità sempre pari al valore nominale. In pratica non ci si espone ad alcun rischio.

Il BTP rende di più ma solo se lo si porta a scadenza. Se lo si vende prima, non è possibile rimborsarlo al nominale poiché si vende al prezzo di mercato che può essere anche inferiore a quanto è stato pagato. In definitiva il BTP è più adatto a chi ha una tolleranza al rischio maggiore.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari

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