La liquidità di un investimento: perché è importante per il tuo futuro?

8 Marzo 2024

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Chi altri vuole sapere perché la liquidità degli investimenti o degli strumenti finanziari è così importante nella scelta della “cabina di regia finanziaria” che andrai a comporre?

Cosa si intende per liquidità di uno strumento finanziario

Per liquidità di un investimento si intende la capacità che ha lo stesso di trasformarsi in moneta in tempi brevi e con bassissimi costi. In pratica non basta che un prodotto finanziario sia quotato, ma è necessario che il suo controvalore non fluttui in modo eccessivo. In caso contrario, infatti, l’investitore riuscirebbe a trasformarlo in denaro contante, ma pagherebbe un onere elevato a tal fine.

Liquidità naturale

È l’attributo generalmente posseduto dai bond a breve scadenza. Essi, infatti, si trasformeranno automaticamente in moneta (o in un corrispondente accredito sul conto corrente) nell’arco di poco tempo. Grazie al rimborso “spontaneo” l’investitore non dovrà pagare alcun costo. Non sarà necessario, infatti, vendere il prodotto in questione per monetizzare. Al contrario basta attendere.

Un esempio di strumento che possiede questa caratteristica sono i BTP Short Term emessi dal Tesoro. Allo stesso modo anche un titolo “decennale” al momento dell’emissione, se acquistato in prossimità della scadenza, è poco rischioso e molto liquido.

Liquidità artificiale

Riguarda la possibilità che lo strumento finanziario sia venduto in qualsiasi momento in condizioni non penalizzanti. La quotazione in un mercato regolamentato, quindi, è condizione necessaria ma non sufficiente. In altri termini comprando prodotti molto scambiati non è detto che il nostro investimento sia liquido. Esso, in breve, potrebbe subire le condizioni avverse del momento in cui lo si vende, chiudendo l’operazione in perdita.

E se stessi sbagliando TUTTO? Mettiti alla prova.

Ad esempio nel 2022, a causa del rialzo dei tassi di interesse, alcuni BTP persero circa il 20% del loro valore. Chi dovette liquidarli in quello sfortunato frangente perse parecchio, nonostante il Buono del Tesoro fosse molto scambiato.

Cosa determina la liquidità di un investimento

Mettendo insieme le due cose possiamo riassumere i fattori cruciali da prendere in considerazione quando si sceglie uno strumento da inserire in portafoglio:

  • l’ammissione ad un mercato regolamentato: l’investitore dovrebbe evitare anche solo di prendere in considerazione tutto ciò che non è quotato come, ad esempio, alcune obbligazioni bancarie;
  • lo spread denaro – lettera: tanto più questo differenziale è ampio tanto più sarà costoso, in un certo momento, trasformare l’investimento in liquidità;
  • la vita residua di un’obbligazione: al ridursi della stessa cresce la liquidità naturale, mentre il prezzo del titolo diventa meno volatile;
  • la credibilità dell’emittente
  • il volume scambiato giornalmente
  • per gli ETF il patrimonio del fondo e l’indice replicato: tanto più il prodotto è capitalizzato e l’indice sottostante fluido tanto meglio sarà.

Cosa determina l’inaridimento?

In particolari condizioni di mercato, specialmente quando accade una crisi, gli investitori tendono a stare alla finestra. Ciò si traduce nella rarefazione degli scambi e spesso nell’impossibilità di trovare una controparte per smobilizzare il proprio capitale. Se un determinato titolo è già poco scambiato in fasi normali, perché è tipicamente un prodotto da “cassettista”, è opportuno prestare attenzione.

Al primo segnale di allarme sarà difficile liquidarlo.

I nostri consigli

Quando componi il tuo portafoglio finanziario non limitarti a verificare che sia tecnicamente possibile smobilizzarlo. Al contrario fai un esame attento della volatilità cui sottoponi i tuoi averi. E considera sempre con estrema attenzione l’orizzonte temporale. Se non lo fai rischi di poter facilmente uscire da qualunque dei tuoi investimenti, ma di farlo a condizioni svantaggiose.

Ad esempio è sempre possibile svincolare un ETF azionario globale. Il punto è che magari lo venderai con una perdita del 40% rispetto al prezzo di acquisto!

Per questo siamo qui…

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari

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