Stai cercando idee e spunti per costruire un portafoglio di investimenti che performi bene in futuro? Allora l’H2O avrà attratto la tua attenzione. In questo articolo vedremo se abbia senso investire nell’acqua, perché, come e quando farlo. Con tutti i “contro” del caso.
Conviene investire nell’acqua?
È stata definita “oro blu” ed è il liquido più prezioso che abbiamo, perché dallo stesso dipende la nostra sopravvivenza. In passato davamo per scontato che le risorse idriche fossero inesauribili, mentre gli ultimi anni hanno dimostrato il contrario. Tra poco vedremo le ragioni che stanno rendendo scarso un bene per noi fondamentale. Per ora concentriamoci sul fatto che l’acqua è una risorsa ad offerta semi-rigida.
In economia l’offerta rigida sta ad indicare un bene che è disponibile in quantità fissa, non ulteriormente espandibile. Si tratta, dunque, di un prodotto il cui prezzo tenderà ad impennarsi non appena la domanda crescerà. In verità è possibile aumentare limitatamente la disponibilità idrica potabile, grazie ad aziende che si occupano:
- di desalinizzazione delle acque marine
- della depurazione delle reflue
- dell’ottimizzazione delle forniture, volte soprattutto a ridurre gli sprechi.
Dedicare una parte di ALCUNI portafogli ad aziende che operano in uno o più dei settori appena descritti potrebbe essere una buona idea ed è ciò di cui ci occuperemo in questo articolo.
“Potrebbe essere una buona idea”, in “alcuni casi”… il mondo degli investimenti è pieno di se, ma e di condizionali. E se quello che credi di sapere non funzionasse? Lasciami spiegare…
Perché dovresti investire nell’acqua
Il report World Water Development Report delle Nazioni Unite lo ha messo nero su bianco. Entro il 2025, tra soli 26 anni, la richiesta dell’oro blu crescerà del 55%. E a causa dell’impatto del climate change-cambiamento climatico queste stime potrebbero essere addirittura sbagliate per difetto.
La siccità che ha colpito il Messico e molte zone dell’Africa sta mettendo in pericolo la coltivazione di alcune specie vegetali, come il caffè. Inoltre nell‘Asia Meridionale e, in genera, a Sud del Mondo l’emergenza idrica sta peggiorando. Se è vero che la terra è composta di acqua è altrettanto vero che appena l’1% dell’intero bacino idrico è potabile. A mancare, in breve, sarà l’acqua dolce.
Questa quantità potrebbe ridursi ancora a causa dei seguenti fattori:
- temperature in aumento, che portano a fenomeni estremi quali la siccità o le inondazioni. Queste ultime oltre ai danni implicano l’impossibilità di raccogliere e sfruttare nel tempo le precipitazioni meteoriche concentrate
- l’aumento delle temperature di mari ed oceani. Basti pensare al ritrovamento, nel Mediterraneo, di specie ittiche tropicali
- la riduzione del freddo, che comporta lo scioglimento anticipato dei ghiacciai e della neve in montagna
- cambio delle correnti ventose, che rende alcune zone più siccitose
- l’incremento del livello dei mari con in conseguente incremento di acqua salata e la riduzione del peso relativo di quella potabile.
Se compariamo l’andamento di un ETF water con uno sull’azionario globale, otteniamo questo grafico:
La linea arancio è il prodotto generalista, mentre quella frastagliata in rosso e vedere, con le candele, è il prodotto specifico sul settore idrico. Prima di trarre conclusioni affrettate, però, aspetta di leggere i nostri consigli, che troverai più avanti. Potrebbe, infatti, esserci qualcosa che ti sfugge e che noi abbiamo visto.
Come investire nell’acqua
Azioni
Comprare singole azioni è molto rischioso e richiede competenze avanzate di analisi di bilancio che l’investitore normalmente non possiede. Tuttavia se vuoi avventurarti da solo in questo campo minato, ecco alcuni spunti di aziende quotate:
EUROPA
- Severn Trent
- Veolia
- Xylem Inc.
USA
- Watts Water Technologies
- American Water Works
- American States Water
- Aqua America
- Pentair
CINA
- Gruppo idrico delle imprese di Pechino
- Gruppo cinese per gli affari idrici
- China Everbright Water Ltd
FONDI
Investire in fondi comuni è caro ed inefficiente. L’Ufficio Studi di Mediobanca, prima che Mediobanca Premier li vendesse, pubblicava ogni anno un’analisi indipendente ma impietosa sui soldi bruciati dai fondi comuni nel loro complesso a causa di fenomeni opportunistici (conformismo finanziario) e dei costi diretti ed indiretti che gravano sui sottoscrittori.
Per completezza di informazione e a beneficio degli “irriducibili” che preferiscono i prodotti a gestione attiva, ecco una selezione di alcuni dei prodotti più noti:
- BNP Paribas Funds Aqua I Capitalisation
- Robeco SAM Sustainable Water Equities I EUR
- Pictet-Water I EUR
- Allianz Global Water At Eur
- Panda Agriculture & Water
Se proprio opterai per uno di questi prodotti, cerca quanto meno di farti azzerare le commissioni di ingresso e di farti “consigliare” la classe con costi di gestione più bassi.
ETF
Questi ETF, invece, sono fondi passivi che replicano indici che hanno al loro interno società specializzate nel settore idrico:
- iShares Global Water UCITS ETF
- Amundi MSCI Water ESG Screened UCITS ETF Dist
- L&G Clean Water UCITS ETF
- Xtrackers MSCI Global SDG 6 Clean Water & Sanitation UCITS ETF 1C
- Amundi MSCI Water ESG Screened UCITS ETF Acc
- Global X Clean Water UCITS ETF
I nostri consigli
L’acqua è un macrotrend. Investire in essa ha senso solo in certe condizioni e in determinati portafogli. In alcuni periodi storici, infatti, gli investimenti sostenibili aventi natura anti ciclica hanno senso. Tuttavia quando l’economia cresce le cose cambiano e il prodotto potrebbe soffrirne.
Il grafico che ti ho mostrato sopra è “ingannevole” da un certo punto di vista, perché risente del momento di partenza. L’ETF Water ha sovraperformato l’azionario globale solo se lo avessi comprato nel 2008. Ma osserva, invece, se il confronto avesse come data di partenza un periodo più recente:
A causa dell’incremento degli utili delle aziende tecnologiche (comprese nell’indice generalista ma escluse da quello tematico), investire nell’acqua non sarebbe stato conveniente. Infatti la nostra società di consulenza finanziaria, la Bert Consulting SCF, non ha mai consigliato, in tempi recenti, di “puntare sull’acqua” preferendo altri temi.
Tu fallo solo in uno di questi casi:
- sei un sostenitore degli investimenti ESG
- vuoi proteggere i tuoi soldi dagli effetti nefasti di una recessione.
Per questo siamo qui…
Era il 2010 quando nacque Segreti Bancari con lo scopo di aiutare le persone ad investire diversaMente partendo da ciò che sappiamo di non sapere, e usando un linguaggio semplice, pacato e coinvolgente. Ecco due risorse di approfondimento che ti consigliamo:
- Stai sbagliando approccio con gli investimenti? Scopri come raddrizzare il tiro;
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari