La Forza Relativa, un grande alleato per i tuoi investimenti

5 Agosto 2024

forza relativa

Stai cercando di migliorare le performance dei tuoi investimenti scegliendo le asset class che corrono di più? La Forza Relativa è l’indicatore che ti serve. Ecco come funziona e come puoi utilizzarlo in modo semplice.

Definizione di Forza Relativa

La forza relativa misura il rendimento di un titolo, o di una classe di attivo, rispetto a un altro titolo o a un indice. Se un’azione ha un indicatore crescente, significa che sta sovraperformando rispetto al benchmark di riferimento. Al contrario, un valore decrescente indica che l’azione o l’ETF sta sottoperformando.

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Calcolo

Il calcolo dell’indicatore è relativamente semplice. Si può utilizzare la formula:

Indice di forza relativa = variazione percentuale giornaliera del titolo/variazione percentuale giornaliera del mercato​

  • Un rapporto maggiore di uno significa che il titolo o l’ETF sta guadagnando di più o perdendo meno del mercato o dell’attività con cui si confronta;
  • Un rapporto inferiore ad uno significa che il settore o il mercato sta facendo “peggio” rispetto all’indice di confronto.

Peraltro è possibile trovare questo indicatore già pronto su siti specializzati come, ad esempio, tradingview.

Utilizzo dell’indicatore

Per comprendere cosa vada “meglio” o p”peggio” non serve guardare al valore assoluto dell’indicatore quanto, piuttosto, al suo trend. Una tendenza positiva della forza relativa indica che il mercato di riferimento o il titolo sta facendo meglio dell’altro e viceversa.

La cosa importante è fare confronti omogenei come, ad esempio:

  • l’andamento di un’area geografica paragonata con l’indice azionario globale
  • l’andamento di un Paese rispetto all’area geografica di appartenenza
  • l’andamento di un titolo rispetto all’indice di appartenenza.

Esempi Pratici

Consideriamo un esempio pratico. Supponiamo che un investitore stia valutando due azioni, A e B, rispetto all’indice S&P 500. Se il prezzo dell’azione A ha una forza relativa in aumento rispetto all’S&P 500, mentre il prezzo dell’azione B mostra una forza relativa in calo, l’investitore potrebbe preferire l’azione A, aspettandosi che continui a sovraperformare l’indice.

Il grafico che segue confronta l’andamento dell’indice S&P 500 con l’azionario globale:

S&P 500 vs World

Come puoi notare gli USA hanno reso di più dell’azionario internazionale durante le fasi positive di mercato, in modo particolare dal 2022 ad oggi grazie al peso notevole delle società tecnologiche. Tuttavia durante le fasi ribassiste la presenza di titoli volatili ha posto gli States in secondo piano rispetto ad altre aree geografiche, come ad esempio l’Europa.

Limitazioni dell’indicatore

Nonostante i vantaggi, l’indice presenta alcune limitazioni:

  • Volatilità del mercato: l’indice può essere influenzato dalla volatilità contingente, rendendo difficile distinguere tra tendenze reali e fluttuazioni temporanee.
  • Falsi segnali: come con qualsiasi indicatore tecnico, anche quello in esame può generare falsi segnali. È essenziale utilizzarlo sapientemente insieme ad altri strumenti di analisi tecnica e fondamentale.
  • Periodo di riferimento: la scelta del periodo di riferimento per il calcolo può influenzare i risultati. Periodi troppo brevi possono essere soggetti a rumore di mercato, mentre periodi troppo lunghi possono non riflettere cambiamenti recenti.

Per questo siamo qui…

Era il 7 dicembre del 2009 quando pubblicammo il nostro primo articolo su blogspot. Una data simbolica, perché a Milano è festa patronale e Milano è la capitale della finanza. Da allora non abbiamo mai interrotto la nostra missione per aiutarti ad investire in modo diverso, usando la testa e non lo stomaco e credendo nella semplicità.

Ecco come si concretizza il nostro impegno per te:

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Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari