Fondi obbligazionari flessibili: guida completa e (s)vantaggi per gli investitori

29 Maggio 2024

fondi obbligazionari flessibili

Chi altri vuole sapere tutto sui fondi obbligazionari flessibili per capire se siano adatti alle tue strategie di investimento? Essi rappresentano una scelta per chi cerca rendimento e protezione in un contesto di mercato volatile. Con qualche controindicazione.

Cosa sono i fondi obbligazionari flessibili?

I prodotti finanziari in oggetto investono principalmente in titoli obbligazionari, ma con una maggiore libertà nella gestione rispetto agli strumenti tradizionali. I gestori, infatti, hanno la possibilità di modificare la composizione del portafoglio in base alle condizioni di mercato, scegliendo tra vari tipi di bond e adeguando la durata e il rischio.

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Caratteristiche Principali

  1. Flessibilità nella gestione: a differenza degli obbligazionari tradizionali, i fondi flessibili non sono vincolati a un benchmark specifico, permettendo – in teoria – ai gestori di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni di mercato.
  2. Diversificazione: essi investono in una vasta gamma di obbligazioni, tra cui titoli di stato, obbligazioni societarie, bond ad alto rendimento e titoli dei mercati emergenti.
  3. Gestione del rischio complessivo: molti prodotti utilizzano strategie di copertura per ridurre il rischio, come l’uso di derivati.

Vantaggi degli obbligazionari flessibili

Vediamo, qui di seguito, quali sono gli apparenti vantaggi di scegliere un prodotto prudente ma flessibile.

Protezione in mercati volatili

La capacità di adattare la strategia di investimento alle condizioni di mercato consente ai gestori di proteggere il capitale degli investitori durante periodi di volatilità. Tuttavia esistono due tipi di problemi. Il primo di essi riguarda i costi, che sono così elevati da deprimere i rendimenti. Il secondo il fatto che pochi prodotti sono realmente a gestione attiva.

Rendimento Potenziale Maggiore

Grazie alla possibilità di investire in una vasta gamma di obbligazioni, compresi i titoli ad alto rendimento, questi fondi dovrebbero offrire guadagni superiori rispetto ai tradizionali fondi obbligazionari. Tuttavia ciò avviene spesso a scapito di un aggravamento del rischio. Chi scrive, ad esempio, è a conoscenza di un fondo monetario che investì i soldi dei clienti in titoli greci a lungo termine nel tentativo di offrire un rendimento decoroso, dedotti i costi.

Tale operazione, tuttavia, non solo si dimostrò pericolosa ex ante, ma dannosa ex post. Il prodotto in questione, infatti, perse molto più di quanto avrebbe dovuto.

Diversificazione del Portafoglio

Includere strumenti flessibili specializzati in bond in un portafoglio di investimento permette, sotto certe condizioni, di diversificare il rischio, riducendo l’impatto negativo di eventuali cali di specifici settori o titoli.

Come scegliere un fondo obbligazionario flessibile

Come vedremo noi di Segreti Bancari sconsigliamo vivamente la sottoscrizione di un fondo comune di investimento, in qualunque forma e specie. Se tu, tuttavia, vuoi individuare il prodotto più adatto alle tue esigenze, ecco una scaletta su come procedere:

Analizzare la performance storica

Valutare la performance storica del fondo è utile per capire come lo stesso si è comportato in diverse condizioni di mercato. Tuttavia, è importante ricordare che i risultati passati non garantiscono rendimenti futuri. Inoltre controlla che il fondo sia stato gestito sempre dalla stessa persona.

Se, infatti, il team di gestione è cambiato i risultati non sono più significativi. Puoi trovare facilmente questa informazione sulla scheda del prodotto su Morningstar.

Valutare la strategia di Investimento

Comprendere la strategia di investimento del gestore del fondo è cruciale. Esamina le asset class su cui si concentra, la durata media delle obbligazioni in portafoglio e le tecniche di gestione del rischio utilizzate. Ciò permette di essere sulla stessa lunghezza d’onda di chi effettivamente gestirà i tuoi soldi.

Verificare le commissioni

Le commissioni possono variare notevolmente tra i fondi. Assicurati che le commissioni siano competitive rispetto ai rendimenti attesi. In particolare:

  • evita fondi il cui costo annuo di gestione supera lo 0,80%. Con i tassi attuali non sarebbe competitivo;
  • cerca prodotti che siano privi dei costi di ingresso e delle commissioni di uscita;
  • se il consulente della banca non ti sconta del tutto i costi di ingresso valuta piattaforme on line come Onlinesim o Fundstore che offrono fondi senza costi di ingresso.

Considerare la dimensione del fondo

E’ dimostrato che c’è un legame negativo tra la dimensione del fondo e la sua redditività. I gestori, infatti, tendono a mantenere lo status quo per non perdere commissioni quando il prodotto in questione è grande. Il “valore” spesso si trova in fondi di piccole dimensioni, che puntano tutto sulla qualità per farsi conoscere.

A titolo di esempio, il fondo Carmignac Patrimoine anche se non faceva parte della categoria, rese bene fino al 2008, quando era piccolo. Poi esplose grazie al rendimento eccezionale ottenuto in un anno drammatico e le performance iniziarono a scriocchiolare.

I nostri consigli

Conviene investire in fondi obbligazionari flessibili? Secondo noi no. E le ragioni sono le seguenti, in. breve:

  • la possibilità di spaziare tra diverse forme di bond è solo apparente. A causa del fenomeno del conformismo finanziario, infatti, i gestori applicano in media un’amministrazione passiva clonando benchmark e concorrenti;
  • affidarsi ad un soggetto terzo che, in autonomia, amministra i tuoi averi implica la soggezione al rischio gestore. Questo, infatti, potrebbe commettere errori grossolani;
  • i fondi di investimento comportano costi notevoli. Il 90% di essi, nel lungo periodo, non riesce a fare meglio della media del mercato sottostante, al netto dei costi.

Per questo siamo qui…

Era il 7 dicembre del 2009 quando pubblicammo il nostro primo articolo su blogspot. Una data simbolica, perché a Milano è festa patronale e Milano è la capitale della finanza. Da allora non abbiamo mai interrotto la nostra missione per aiutarti ad investire in modo diverso, usando la testa e non lo stomaco e credendo nella semplicità.

Ecco come si concretizza il nostro impegno per te:

Think different. Invest differently.

Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari

In una newsletter settimanale di 13 pagine tutte le notizie, le analisi indipendenti e i commenti che servono per investire.