Non si offendano i lettori di INVESTO. Questa analisi dell’Eurostoxx 50 andava proprio fatta, perché l’azionario europeo è ad un bivio importante.
L’Europa ad un bivio
Il Vecchio Continente potrebbe raccogliere il testimone e diventare il mercato azionario più interessante del prossimo decennio. Gli Usa, infatti, stanno mostrando segni di stanchezza. Mentre il rialzo degli indici oltre oceano è guidato solo da pochi titoli tutti del settore tecnologico.
L’Europa è ad un bivio. Grazie al Recovery Fund, al MES, al fondo SURE ed al supporto della BCE essa potrebbe davvero diventare protagonista di una svolta importante. Per questo ho voluto pubblicare un’analisi che di solito riservo agli iscritti di INVESTO. E lo faccio qui, a beneficio di tutti.
Eurostoxx 50: analisi fondamentale 2020
L’Eurostoxx 50 ha una limitata esposizione alla tecnologia. Essa, infatti, pesa per il 14% del totale. Tanto quanto i beni e i servizi industriali (10,90%) e quelli alla persona (12,20%). Questo è il motivo per cui l’indice ha perso, nel 2020, il 15% circa contro un guadagno del 30% del NASDAQ. Ma il futuro sarà diverso dal passato.
Secondo i dati di agosto 2020, l’Eurostoxx 50 presenta valutazioni relativamente convenienti. Il Price Earning, calcolato dallo stesso fornitore dell’indice, è intorno a 20. Tuttavia credo che l’indicatore sia determinato usando al denominatore gli utili attesi.
Dal momento che questi sono penalizzati dal perdurare degli strascichi economici dell’emergenza sanitaria, è ragionevole immaginare che il rapporto “vero” sia più basso.
Il rapporto prezzo/valore contabile è di 1,5. Si tratta di una posizione “neutrale” e inferiore a quello dell’S&P 500. Questo, ad ottobre 2020, aveva un rapporto pari a 3.
Caro in assoluto, penalizzato dalla congiuntura sfavorevole e conveniente in termini relativi. Questa, ad oggi, è la posizione del mercato azionario europeo.
Scarica gratis i nostri portafogli e scopri dove conviene investire oggi.
Mi rendo perfettamente conto che queste poche righe non bastano a catturare la situazione di un mercato così complesso come l’Europa. Inoltre non è detto che l’Eurostoxx 50 sia il “miglior indice” in cui investire. Tuttavia nei limiti consentiti da un blog post abbiamo fissato un tassello importante.
In un’ottica relativa il mercato azionario europeo non è sopravvalutato. E se l’Unione aumenterà la coesione, potrebbe essere uno dei migliori investimenti del futuro.
Analisi grafica dell’Euro Stoxx 50
Quella che segue è l’analisi tecnica elementare dell’indice rappresentativo delle borse dell’Eurozona. Il suo “studio” ci permetterà di capire a che punto siamo e dove stiamo andando.
La linea di tendenza obliqua inferiore racchiudeva il rialzo fin dal lontano 2012. Tuttavia la brusca caduta delle quotazioni avvenuta tra febbraio e marzo ha portato via il 35% del valore del mercato. Oltre a ciò ha invertito la tendenza dominante attiva fino ad allora.
Invece di proseguire nella discesa a giugno 2020 l’Eurostoxx 50 si è riportato sopra la linea di tendenza, facendo pensare che il peggio fosse passato. Ma non bisogna mai fare affidamento sulle previsioni.
Se vuoi sapere quanto investire oggi in Europa ottieni gratis la composizione dei portafogli dell’Investment Club.
Dopo aver superato la media mobile l’indice è andato a testare la “resistenza” posta in area 3.400 punti, senza riuscire a superarla. A quel punto l’Euro Stoxx 50 è ridisceso fino a portarsi di nuovo sotto la linea di tendenza.
Siamo di fronte ad un nuovo crollo? Personalmente non credo. Mi sembra piuttosto che il mercato sia in una fase di stallo, di attesa e che non si muova. Per lo speculatore a breve termine si tratta di una situazione snervante.
Ma se davvero l’Europa sta cambiando e se la svolta ci sarà e ne seguirà una ripresa economica le quotazioni attuali potrebbero essere il trampolino per un rialzo nei prossimi anni.
Tuttavia occorre ricordare che non è possibile conoscere cosa capiterà nel futuro per cui la strategia e la diversificazione vengono prima di tutto.
Think different. Invest differently.
Giacomo Saver CEO di Segreti Bancari