ETF Lyxor Megatrend: smart cities

25 Maggio 2020

Lyxor ETF megatrend smart cities

L’ETF Lyxor Megatrend Smart Cities permette di investire, con qualche rischio, nelle città intelligenti replicando l’indice MSCI AC diversificato a livello globale.

Cosa sono le “Smart Cities”

Le Smart Cities, conosciute anche come città intelligenti, sono aggregati urbani dotati di infrastrutture ad alta tecnologia, sostenibili e a basso impatto ambientale.

In modo particolare una smart city offre la connettività Wi-Fi nelle aree pubbliche. Utilizza semafori intelligenti e veicoli a guida autonoma. Oltre a ciò è energicamente autosufficiente. Infine è attenta ai bisogni dei cittadini per fornire loro elevati standard di vita.

Il futuro delle città intelligenti appare roseo. Esse, infatti, permetteranno di riqualificare la vita nelle nostre metropoli, realizzando un connubio tra grande centro urbano ed ecologia.

Lyxor MSCI Smart Cities – ISIN LU2023679256

Chi sceglierà, in base alle proprie analisi, di investire nelle smart cities, farà bene ad usare un ETF. Grazie ad esso, infatti, otterrà bassi costi e diversificazione.

Occorre sottolineare, però, che non è sempre conveniente fare questo tipo di investimento. Ogni investitore è pertanto chiamato a fare le proprie valutazioni.

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Caratteristiche tecniche

L’ETF è a replica fisica. Intendo dire che esso ha in portafoglio i titoli dell’indice MSCI ACWI IMI Smart Cities ESG Filtered Net Total Return Index.

Il fondo è ad accumulazione dei proventi. Esso, pertanto, non distribuisce cedole periodiche ma capitalizza i dividendi incassati.

Il costo di gestione ammonta allo 0,15% l’anno. Si tratta, in definitiva, di un ETF molto conveniente. Il costo, però, salirà allo 0,45% da settembre 2021.

Performance

Poiché a maggio 2020 l’ETF è appena partito non è possibile avere dati sui rendimenti passati. Possiamo, tuttavia, analizzare le performance dell’indice ben sapendo che sono in dollari, mentre i guadagni dell’ETF saranno in euro.

Nonostante si tratti di una approssimazione, essa ci aiuta a definire il profilo di rendimento/rischio del prodotto. I dati tra parentesi sono negativi.

  • 2017: 28,10%
  • 2018: (10,83%)
  • 2019: 33,01%

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Portafoglio

Diversificazione e rendimento atteso

L’ETF Lyxor su Smart Cities clona un indice composto da 441 azioni diverse. Al contrario, il portafoglio del fondo è composto da 117 azioni. Si tratta dei titoli più rappresentativi dell’indice MSCI ACWI IMI Smart Cities.

Quest’ultimo presenta una elevata correlazione con il più ampio MSCI AC WORLD, di cui è un sotto-indice. Il dividend yield, ossia il rapporto tra dividendi e quotazioni, è del 2,43%.

Esposizione geografica e valutaria

Lyxor ETF MSCI Smart Cities è un prodotto diversificato a livello globale. La sua somiglianza con l’MSCI AC WORLD, tuttavia, rende l’investimento concentrato negli Usa.

In particolare gli States pesano per il 47,65%. Al secondo posto, invece, troviamo la Cina con un 9,58%, seguita dal Giappone che pesa per il 7,98%.

La metà del portafoglio dell’ETF Lyxor è investita in dollari, cui si aggiungono gli Yen che rappresentano l’8% del totale. Si tratta quindi di un investimento in prevalenza extra euro che espone al rischio cambio.

I dati esaminati si riferiscono al 20 maggio 2020.

I rischi dell’ETF Lyxor Smart Cities

Investire nell’ETF Lyxor comporta una serie di rischi, legati sia alle caratteristiche del sottostante sia al momento storico.

Sotto il primo punto di vista, il prodotto è un ETF settoriale. Poiché esso concentra i suoi investimenti in una nicchia particolare, l’andamento sarà legato all’evoluzione di quello specifico mercato.

In aggiunta occorre tenere presente che il livello delle quotazioni rispetto agli utili è piuttosto alto. L’indice Price/Earning, infatti, è di 22. Il dato è abbastanza elevato, superiore ai 17 dell’indice MSCI AC WORLD. Dati aggiornati al 30 aprile 2020.

È’ compito dell’investitore valutare attentamente i seguenti aspetti, per decidere se sia il caso di investire:

  • alla luce dei propri obiettivi di investimento, serve davvero avere un prodotto così specifico?
  • un eventuale investimento nell’ETF come altera il portafoglio complessivo in termini di rendimento/rischio?
  • quali sono le correlazioni tra l’ETF Lyxor e gli altri strumenti in cui si è già investito?
  • l’eventuale acquisto del prodotto comporta un rischio cambio eccessivo o, al contrario, è fonte di una diversificazione valutaria?

A ciascun investitore consapevole l’ardua sentenza.

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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari

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