Fondi flessibili

I fondi comuni di investimento flessibili sono prodotti finanziari nati alla fine del secolo scorso. Essi cercavano di rispondere all’esigenza degli investitori di ottenere un rendimento positivo in ogni situazione di mercato.

Da un punto di vista commerciale essi furono la risposta all’obbligo, per i gestori, di dichiarare un certo indice di riferimento con cui confrontare i rendimenti ottenuti.

Poiché tale obbligo mise in luce l’incapacità dei fondi di ottenere performance superiori a quelle medie dei mercati in cui investono, al netto dei costi, arrivarono i fondi flessibili.

Questi ultimi, infatti, non sono soggetti alla dichiarazione di alcun parametro benchmark. Essi, inoltre, sono commercialmente appetibili grazie all’ampio margine di manovra che danno al gestore.

Tuttavia, venti anni di storia sono sufficienti per affermare che i fondi flessibili non hanno raggiunto il loro scopo.

Si tratta, in breve, di prodotti finanziari scadenti che è meglio evitare.

Conviene investire in fondi flessibili?

Conviene investire in fondi flessibili?

La flessibilità è un bene? O in questi strumenti si nascondono costi e si celano rischi? Li abbiamo analizzati per te. Negli ultimi anni, il...

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