I Segreti della Curva dei Rendimenti
Cos’ è la Curva dei Tassi
La curva dei tassi, o dei rendimenti, è la rappresentazione grafica della così detta “struttura a termine dei tassi di interesse“. Essa mette in relazione le scadenze di una serie di obbligazioni con un certo livello di rating, con i rispettivi rendimenti.
La curva dei tassi elaborata dalla BCE, ad esempio, mette in relazione i rendimenti dei bond euro con rating AAA e durata compresa tra zero e 30 anni. La curva americana rappresenta i rendimenti offerti dai Treasury Bond con scadenza pari a 3 mesi, 2 anni, 5 anni e 30 anni.
Conoscere la forma della curva e le sue variazioni è importante sia per decidere come investire nel mercato obbligazionario, sia per ricevere indicazioni sul futuro andamento dell’economia.
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Curva dei Tassi Positiva
In condizioni normali la curva dei tassi è inclinata positivamente. Mano a mano che le scadenze si allungano, i rendimenti offerti crescono, per due ragioni:
- contrastare la preferenza per la liquidità. Poiché gli investitori preferiscono investire a breve, essi saranno disposti ad allungare le scadenze solo in cambio di guadagni maggiori
- compensare il maggior rischio dovuto alle ampie fluttuazioni subite dai bond con scadenza lunga.
Il grafico qui sotto mostra la curva dei rendimenti attuali per l’area euro:
La curva inclinata positivamente indica che ci sono attese per futuri rialzi dei tassi, che a loro volta incorporano le attese di una crescita economica.
Curva dei Rendimenti Piatta
In questa situazione i rendimenti a lunga scadenza sono molto simili a quelli a breve ed il loro differenziale è ridotto. Si tratta di una situazione transitoria che può essere causata da un aumento dei tassi a breve ad opera delle banche centrali, o una riduzione dei tassi a lungo ad opera del mercato.
L’appiattimento della curva (flattening) è spesso indice di rallentamento economico. I tassi a lungo scendono scontando in anticipo le future mosse espansive di politica monetaria, mentre quelli a breve crescono.
Curva dei Tassi Invertita
La cura dei tassi inclinata negativamente anticipa, di solito, una recessione economica. I tassi di interesse a lunga scadenza scendono, mentre quelli a breve crescono. Una situazione simile, nei casi estremi, è indice di rischio di default dell’emittente, che deve pagare rendimenti elevati per convincere gli investitori a concederli fiducia a breve. Nell’autunno del 2011, ad esempio, la curva dei BTP presentava questa anomalia.
La Curva dei Tassi Usa Oggi
Ad oggi la curva dei tassi americana si sta appiattendo, alimentando le attese per una recessione Usa. La storia insegna che la curva dei rendimenti è stata in grado di prevedere l’arrivo di una recessione con 6 – 24 mesi di anticipo. Quando la curva si è invertita l’economia americana è precipitata in una recessione, l’ultima delle quali si verificò nel 2007 – 2009.
La curva Usa non è ancora invertita, ma sta attraversando una fase di appiattimento. La differenza tra i rendimenti dei Treasury lunghi e brevi era del 3% nel 2010, del 2,64% nel 2013, dello 0,78% fino a febbraio scorso e ora è pari allo 0,51%.
Alcuni sostengono che il fenomeno sia da imputarsi al rialzo dei tassi a breve, che non è stato compensato da un analoga risalita dei rendimenti a lungo. Altri temono che l’appiattimento sia solo l’anticipo di una inversione che arriverà presto. Secondo la Federal Reserve la probabilità di una recessione economica si attestano oggi all’11%, ma potrebbero crescere se la curva continuerà la sua discesa.
Il totale appiattimento porterebbe le probabilità al 24% mentre una inversione della curva dei tassi di interesse renderebbe l’arrivo di una recessione più probabile.
Come Rispondere ai Movimenti della Curva
L’investitore in obbligazioni farà bene a mantenere una esposizione diversificata lungo tutta la curva. Invece di comprare singole obbligazioni, concentrando le scadenze, l’investimento in ETF obbligazionari consentirà di spalmare la cifra investita lungo tutta la curva, rendendo il portafoglio più stabile.
Chi ha investito in azioni farà bene a tenere le orecchie dritte e a interpretare i segnali che arrivano dalla curva dei rendimenti con altri indicatori per capire se e quando sarà il caso di muoversi.
Giacomo Saver