Correzione mercati finanziari 2024: istruzioni per investitori disorientati

31 Luglio 2024

correzione mercati finanziari

Correzione dei mercati finanziari: istruzioni di un “vecchio insider” per investitori disorientati dai ribassi dei listini della torrida estate 2024.

Cosa è successo?

La correzione è arrivata e come sempre ha preso di sorpresa gli investitori, molti dei quali già stavano godendosi le ferie in compagnia dell’ennesima calura estiva. La miccia è stata innescata dalle trimestrali USA, ossia dai rendiconti sugli utili che le società d’oltre oceano rilasciano quattro volte l’anno.

Ma cosa è accaduto esattamente? Quali sono i nostri consigli e come reagire al ritorno della volatilità? Per capirlo dobbiamo esaminare con cura il contesto attuale.

Nel tempo i listini azionari globali hanno sofferto di tre criticità:

  • il peso crescente della quota rappresentata dagli Stati Uniti d’America (passati dal 50% del 2000 al 70% di oggi);
  • la concentrazione settoriale causato dal peso crescente di pochi titoli (Microsoft, Apple, Nvidia, Alphabet, Tesla, Meta e Netflix) che da sole rappresentano circa un quarto del listino USA;
  • l’elevato livello delle quotazioni raggiunte dai titoli di cui sopra in termini di rapporto prezzo/utili o prezzo/valore contabile.

Quando, a fine luglio, sono state rilasciati i risultati delle trimestrali delle big tech il mercato si è accorto dell’elevato livello raggiunto dai prezzi, ha iniziato a dubitare della loro sostenibilità alla luce dei risultati effettivi, cosicché sono scattate le prese di profitto. Qualche numero aiuterà a entrare meglio nella dinamica di cosa è accaduto:

  • Tesla ha perso il 12% circa
  • Alphabet è scesa del 5% circa
  • Nvidia ha lasciato sul campo il 20% dai massimi di giugno.

A titolo di esempio ricordo che NVIDIA pesa per il 4,67% all’interno dell’indice azionario globale MSCI World mentre rappresenta il 7,91% del NASDAQ 100. In breve i listini azionari di tutto il mondo dipendono dalle sorti di un ristretto numero di titoli che ne determinano l’andamento nella buona e nella cattiva sorte.

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Correzione mercati finanziari: i classici errori

Avendo lavorato in banca per molto tempo, prima di fondare la Bert Consulting Società di Consulenza Finanziaria (l’azienda che ha il brand SegretiBancari), ho vissuto in prima persona diverse situazioni simili. In definitiva mi sono accorto che chi va in panico di fronte ad una correzione del mercato commette (o ha commesso) questi errori:

Mancanza di una strategia

L’investitore poco accorto arriva sui mercati in modo disordinato, frammentario e senza alcuna metodologia. In pratica si lascia attrarre da ciò che è salito nei mesi precedenti sottostimando i pericoli e sovrastimando, al tempo stesso, la propria tolleranza al rischio. Poiché crede intimamente che tutto andrà bene non è psicologicamente preparato ad un ribasso. Inoltre non ha messo in atto tutte quelle tecniche che sarebbero servite a ridurre i danni e di cui parleremo più avanti.

In sintesi il portafoglio del sig. Rossi altro non è se che un’accozzaglia di prodotti finanziari selezionati in modo indipendente gli uni dagli altri. Si tratta di una composizione mal assortita che molto spesso si basa su previsioni dell’investitore o di persone ritenute esperte.

Errata focalizzazione

L’investitore si concentra, inevitabilmente, su ciò che è andato peggio. In definitiva egli considera i singoli strumenti finanziari come se ognuno di essi fosse un “piccolo portafoglio” a se stante. Al contrario sarebbe meglio avere una visione di insieme e valutare l’andamento del portafoglio complessivo.

Memoria corta e sovrastima del la tolleranza al rischio

Le persone, al termine di una fase rialzista dei mercati, tendono ad assumere, inconsapevolmente, più rischi di quelli che sarebbero disposti a correre. Essi, inoltre, dimenticano che correzioni nell’ordine del 10% sono naturali, fisiologiche e capitano una volta all’anno nella media.

Effetti della correzione dei mercati

Nessuno può sapere cosa accadrà in futuro. Tuttavia sembra che stia iniziando una rotazione settoriale. Ossia gli investitori si stanno spostando poco alla volta dai titoli dell’alta tecnologia (e dalle alte quotazioni) verso settori o mercati che appaiono meno cari.

Ad esempio il grafico che segue mostra la forza relativa tra le azioni dell‘S&P 500 (ossia aziende per lo più high tech e ad alta capitalizzazione) e il Russel 2000 (che rappresenta azioni di società a piccola capitalizzazione):

forza relativa S&P vs Russel

Peraltro anche i mercati emergenti (le cui quotazioni sono più basse in termini di indicatori fondamentali) stavano prendendo quota:

mercati emergenti

I nostri consigli

Riassumo quello che abbiamo detto nel corso dei mesi nel nostro Podcast (disponibile sia su Youtube sia su Spotify):

  • una buona strategia prevede l’ingresso graduale sulle diverse posizioni. Noi impieghiamo dai 3 ai 6 mesi per mettere “in linea” i portafogli dei clienti che si affidano ai nostri servizi di consulenza indipendente. Anche tu evita di comprare tutto in una sola volta;
  • stabilisci in anticipo dove vuoi arrivare per ognuna delle classi di attivo. Ad esempio potresti aver deciso che gli USA dovranno “pesare” il 20% dell’azionario complessivo e non oltre. Quando arrivi a quella soglia fermati. Noi abbiamo iniziato a investire sul NASDAQ a dicembre 2022 e lo abbiamo fatto fino a pochi giorni fa, ma avevamo “dosato” in modo corretto il peso dell’azionario sul totale;
  • diversifica. Per evitare che una correzione sui mercati finanziari avesse un impatto eccessivo sui portafogli abbiamo inserito già molti mesi fa un ETF che investe nelle small cap USA. Inoltre abbiamo inserito degli asset reali e siamo stati prudenti sul mercato obbligazionario.

Correzione sui mercati: una pillola conclusiva

Non crediamo che il ribasso che c’è stato innescherà un’inversione di tendenza sui mercati. Tuttavia potresti andare a ridurre (o uscire del tutto) dalle posizioni più speculative del tuo portafoglio magari approfittando del momento per consolidare degli utili.

Ma non commettere l’errore di vendere intere classi di attivo come, ad esempio, l’azionario USA o l’azionario globale. Se le quotazioni riprenderanno a salire una mossa troppo “ampia”, per lo più dettata dall’emotività del momento, potrebbe essere un pessimo consiglio.

Per questo siamo qui…

Era il 7 dicembre del 2009 quando pubblicammo il nostro primo articolo su blogspot. Una data simbolica, perché a Milano è festa patronale e Milano è la capitale della finanza. Da allora non abbiamo mai interrotto la nostra missione per aiutarti ad investire in modo diverso, usando la testa e non lo stomaco e credendo nella semplicità.

Ecco come si concretizza il nostro impegno per te:

Think different. Invest differently.

Giacomo Saver – CEO Segreti Bancari