Conviene Investire negli ETF Vanguard Quotati Presso Borsa Italiana?

24 Settembre 2018

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Vanguard, lo storico gestore di fondi passivi negli Usa, approderà presto in Italia grazie all’arrivo di nuovi ETF su Borsa Italiana. L’avvio della quotazione è previsto per il mese di marzo 2019 secondo quanto ha detto al Sole 24 Ore Simome Rosti, responsabile Vanguard in Italia.

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Chi è Vanguard

Negli anni ’70 John Bogle creò il primo fondo indicizzato al mondo. Scettico circa la convenienza dei tradizionali e costosi fondi a gestione attiva, Bogle intuì che il modo migliore per generare performance per i risparmiatori consisteva in una strategia semplice a basso costo.

Semplice significa che un fondo passivo si limita a replicare l’andamento di un indice finanziario, con lo scopo di catturarne la performance, senza cercare di “battere il mercato”. A basso costo significa che gli oneri addebitati agli investitori sono una piccola parte delle commissioni di gestione pagate da chi sottoscrive i tradizionali fondi comuni di investimento.

Vanguard oggi è un colosso dalle dimensioni globali, con 19 uffici in tutto il mondo, e 5,2 trilioni di masse gestite. Nella sola Europa le masse affidate al gestore ammontano a 179 miliardi di Dollari.

Le sue peculiarità sono due:

  • la specializzazione nella creazione e gestione di prodotti di investimento passivi
  • la mancanza del fine di lucro, il che permette di ridurre ai minimi gli oneri pagati dai soci/investitori.

Gli ETF: un Tema Controverso

Gli ETF sono nati negli Usa negli anni ’90 e sono disponibili in Italia dal 2002. La loro crescita è stata enorme, ma questo ha ridotto i margini di guadagno per i gestori. Visto che molte volte l’indice clonato è sempre lo stesso, una delle ragioni per preferire un prodotto rispetto ad un altro risiede nel minor costo che questo presenta. Ma la concorrenza, se ha fatto bene agli investitori, ha messo in crisi gli stessi emittenti.

Che ora stanno proponendo prodotti più complicati, assolutamente da evitare. L’arrivo di Vanguard sul mercato italiano non farà altro che aumentare la competizione tra gli emittenti/gestori di ETF, con il risultato, da un lato, di ridurre ancora i costi, dall’altro di fare crescere la pressione alla creazione di prodotti inefficienti.

Lo stesso Bogel, nel suo libro “Il Piccolo Libro dell’Investimento” mette in guardia l’investitore dall’uso smodato degli ETF. Essi vanno bene se inseriti in una strategia di portafoglio di lungo termine, ma non vanno usati per una speculazione finanziaria di breve termine.

Conviene Investire negli ETF Vanguard?

Non c’è una risposta univoca e precisa a questa domanda. Alcuni prodotti sono, in apparenza, meno cari dei quelli attualmente disponibili. Tuttavia il costo annuo di gestione non è l’unico parametro da tenere in considerazione: occorre anche valutare lo spread tra il prezzo di acquisto e quello di vendita dell’ETF. Se questo è molto ampio potrebbe vanificare il beneficio di costi ridotti all’osso.

Visto che gli ETF Vanguard non sono quotati presso Borsa Italiana faremo riferimento agli spread medi osservati sul mercato di Londra e pubblicati sul Sole 24 Ore.

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Azioni Area Euro

Se confrontiamo il Vanguard Eurostoxx 50 con l’Xtrackers sul medesimo indice, notiamo come il secondo batta il primo. A fronte di un costo di gestione simile (lo 0,10% annuo contro lo 0,90% annuo) lo spread è più ampio per il prodotto Vanguard. La patrimonialità di questo è limitata, e ciò influenza sia il volume scambiato sia gli spread.

Azioni Europa

Il Vanguard FTSE Developed Europe e l’IShares MSCI Europe hanno lo stesso costo annuo di gestione. Tuttavia il primo presenta degli spread più ampi, scivolando in una posizione deteriore.

Azioni Globali

Se confrontiamo l’ETF Vanguard FTSE Developed World  con l’Xtrackers MSCI World il primo esce perdente. Ancora una volta è lo spread a fare la differenza, posto che il costo annuo è praticamente lo stesso (lo 0,18% annuo contro lo 0,19%).

Azioni Paesi Emergenti

Il Vanguard FTSE Emerging Markets risulta perdente rispetto, ad esempio, all’IShares MSCI Emerging Markets. Oltre a costare di più (lo 0,25% annuo contro lo 0,18%), presenta anche un differenziale denaro lettera più ampio.

Obbligazionari

Gli ETF Vanguard obbligazionari non appaiono particolarmente vantaggiosi. A fronte di un costo di gestione paragonabile con i suoi principali concorrenti (IShares e Xtrackers) Vanguard risulta essere penalizzato da spread troppo alti.

Quando i Prodotti Vanguard Sono Vincenti?

Non lasciarti sedurre dal nome importante, ma ragiona sempre con la tua testa e la calcolatrice in mano. Se sei un investitore di lungo periodo per te è più importante privilegiare il basso costo dei prodotti, perché differenze anche minime, su orizzonti davvero estesi, avranno grossi impatti. Se investi per la pensione, ad esempio, il principale elemento di scelta di un ETF devono essere i costi di gestione bassi.

In questo senso investire negli ETF Vanguard converrà, laddove essi presentano oneri di gestione più bassi rispetto ai concorrenti.

Se, invece, sei un investitore di medio periodo, dovrai tenere conto sia dei costi di gestione sia dello spread. In ogni caso, prima di investire, ti consiglio di attendere che i fondi Vanguard arrivino in Italia in modo tale da poterne valutare la liquidità, nel giro di qualche mese.

Alternative ai Fondi Vanguard?

Se vuoi investire in modo efficace il tuo portafoglio, non è necessario che aspetti il 2019 per andare sui prodotti Vanguard.

Ecco due risorse che ti possono essere di aiuto fin d’ora.

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Giacomo Saver

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