Vale la pena investire nel fondo comune Carmignac Investissement? Sulla base dell’analisi che segue la risposta è un secco No.
Caratteristiche di Investissement
Carmignac Investissement è un fondo comune francese di tipo azionario globale, secondo la classifica di Assogestioni.
Per quanto riguarda il sito indipendente Morningstar.it, il fondo è un azionario internazionale large cap growth. Per farla breve esso investe in azioni emesse da società di tutto il mondo con un forte potenziale di crescite e una larga capitalizzazione.
La gestione è attiva, e lo si vede facendo l’analisi della volatilità del tracking error, che misura lo scostamento medio tra la performance del fondo e quella “passiva” del mercato in cui lo stesso investe. Infatti la TEV (tracking error volatility) è superiore al 5% sia su un orizzonte di un anno, sia di tre sia di cinque.
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Il Portafoglio di Carmignac Investissement
Dove investe Investissement? Sulla base dei dati pubblicati da Morningstar, il fondo concentra le proprie disponibilità su azioni statunitensi, che rappresentano il 55% delle disponibilità del fondo, in azioni canadesi per il 6,37% e dell’America Latina per il 4,87%.
Occorre anche aggiungere che i tre settori più importanti sono i beni di consumo ciclici (16,25% della quota azionaria), la finanza (12,90%) e la salute (13,40%).
Da un punto di vista tecnico il fondo appare quindi “abbastanza” congiunturale, ossia le sue performance sono trainate dalle fasi espansive del ciclo economico, ma il prodotto potrebbe facilmente perdere quota durante le recessioni.
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I Rendimenti di Investissement
Carmignac Investissement ha come parametro di riferimento l’indice azionario globale MSCI AC Growth. Sebbene il gestore abbia adottato una politica volta a cercare di creare extra rendimento, il fondo ha reso sempre meno dell’indice:
Il segno meno che compare nella penultima colonna mostra lo scostamento negativo tra andamento dell’indice e quello del fondo. A titolo di esempio, nei primi 4 mesi del 2019, un investimento diretto nell’indice avrebbe generato un 2,46% di guadagno aggiuntivo.
O, se preferisci, l’acquisto di Investissement ha distrutto performance per il 2,46% rispetto all’acquisto diretto del sottostante.
Nonostante il paragone non sia metodologicamente corretto al 100%, ti mostro un confronto grafico tra Investissement (in azzurro) ed l‘ETF Lyxor su MSCI AC World (in blu), in modo che tu possa apprezzarne la differenza di rendimento negli ultimi 5 anni:
La Performance Attribution
Con l’espressione “performance attribution” si intende la scomposizione del rendimento di un fondo nelle sue due componenti fondamentali:
- il rischio di mercato
- la capacità di selezionare i titoli giusti
In tale modo siamo in grado di capire in che modo il gestore ha ottenuto un certo risultato.
Investissement ha avuto un rischio complessivo pari a quello dell’indice sottostante. Non ha fatto leva su una maggiore esposizione al mercato per migliorare la performance. Ed è un peccato, perché una amplificazione del rendimento del sottostante gli avrebbe permesso di ottenere risultati differenti.
Per quale ragione, allora, i rendimenti sono stati così deludenti? La risposta sta nello stock picking. A causa della incapacità del gestore di selezionare i titoli migliori, il fondo ha distrutto performance.
Devo anche aggiungere che una commissione annua del 2,03% non aiuta. In altre parole essa rappresenta un macigno che si somma alla selezione dei titoli difettosa.
L’Opinione di Segreti Bancari
Molte case di investimento sbandierano la loro gestione attiva. Esse si vantano del fatto che fanno scelte di investimento coraggiose discostando i propri portafogli da quello rappresentato dall’indice di riferimento.
Ma ancora più importante è il risultato ottenuto. Se questo si traduce nella distruzione di valore per l’investitore, a nulla sarà servito affidarsi ad un gestore professionista.
D’altra parte puoi sempre scegliere di investire nel sottostante del fondo, grazie alla gamma di ETF che ti permettono di “smontare” praticamente tutti i fondi di investimento disponibili.
Inutile che ti dica, a questo punto, che non investirei nel fondo, vero? Se la tua banca o il tuo consulente te lo proporrà, rispondigli con un garbato ma deciso “no grazie“.
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Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari