I mercati rialzisti (bull) e quelli ribassisti (bear) sono le classiche fasi con cui ogni investitore deve convivere. Ecco cosa fare per battere orsi e tori.
Significato del bull market e del bear market
I mercati finanziari sono luoghi virtuali in cui si incontrano domanda e offerta di strumenti di investimento. Questo flusso continuo di prezzi, determinati dall’incrocio tra domanda ed offerta, genera una serie di quotazioni che si muovono in modo erratico.
Se disponiamo su un grafico la serie storica dei dati potremo individuare delle tendenze (trend) di lungo periodo. Esse sono studiate dall’analisi tecnica e permettono di definire il “sentiment” degli operatori in un determinato momento.
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Caratteristiche di un mercato rialzista
Il bull market è l’espressione che si usa per definire una tendenza positiva del mercato sottostante. La ragione dell’allegoria sta nel fatto che i tori caricano dal basso verso l’alto, creando una sorta di linea ascendente.
Questa fase di mercato è caratterizzata da una serie di massimi e minimi crescenti, come si vede dall’immagine che segue:
I rialzi partono solitamente in un momento di grande pessimismo e durano anni. Caratteristica fondamentale è l’eccesso della domanda sull’offerta.
Mano a mano che le quotazioni crescono i mercati attirano l’interesse di nuovi investitori che si gettano nella mischia per partecipare ai guadagni. Questa accelerazione della domanda, che si autoalimenta (vedi Soros, alchimia della finanza) porta spesso i prezzi su valori insostenibili.
Quando la salita delle borse supera in modo evidente la crescita della sottostante economia reale si va verso la formazione di una bolla speculativo finanziaria che decreterà la fine della fase in essere.
Con Welcome saprai come sfruttare le fasi di crescita dei mercati evitando di subire i ribassi.
Caratteristiche di un mercato ribassista
Le fasi ribassiste sono dette bear market, in ricordo dell’orso che attacca la preda dall’alto verso il basso. Caratteristica dei momenti sfavorevoli è la presenza di massimi e minimi decrescenti che sono ben visibili a livello grafico:
In breve, a scatenare le vendite è spesso una notizia esterna al mercato, oppure un cambiamento macroeconomico dei fondamentali.
I bear markets sono caratterizzati dall’eccesso di offerta di prodotti finanziari. Gli investitori, in definitiva, corrono a vendere spinti per lo più dal panico. Ciò rende i ribassi molto preoccupanti ed autoalimentanti. Le vendite, infatti, creano paura che spinge altri soggetti a liquidare le proprie posizioni peggiorando la situazione.
Sebbene il cambiamento del sentiment degli operatori sia spesso giustificato da un peggioramento dei fondamentali, investitori e trader sovra reagiscono alle notizie negative aprendo opportunità di profitto per chi ha i nervi più saldi. La storia insegna, infatti, che i grandi ribassi permettono alle borse di offrire, nel lungo periodo, guadagni superiori alle obbligazioni e alla liquidità.
Come muoversi nelle fasi orso e toro
Individuare un bull market o un bear market
Per capire dove si trova il mercato, in un certo momento, si può usare la media mobile a 200 giorni. Fin tanto che i prezzi stanno sopra la media la tendenza è rialzista. Quando, invece, la linea della media mobile sovrasta le quotazioni il trend è ribassista.
Strategie operative
Nelle fasi precoci di un movimento rialzista, o nel momento di massimo pessimismo, è opportuno aumentare la quota di azioni, agendo in controtendenza. Ciò può essere fatto sia ribilanciando il portafoglio, oppure aumentando l’esposizione azionaria.
In linea di massima quando i prezzi si portano sopra la media mobile, attraversandola dal basso verso l’alto, è il momento di entrare. Viceversa un “taglio” dall’alto verso il basso è un segnale di vendita.
Le fasi ribassiste possono essere gestite riducendo, in tempo utile, l’esposizione azionaria, oppure andando in controtendenza e ribilanciando il portafoglio mano a mano che il mercato scende. Chi fa trading, inoltre, potrà andare short, ossia vendere allo scoperto delle azioni nella speranza di ricomprarle a prezzi inferiori.
Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari