Perché la borsa australiana potrebbe rappresentare un buon investimento? Le ragioni vanno ricercate nel carattere difensivo del dollaro, nella solida economia del Paese e nell’economia in espansione. L’Australia esporta in modo particolare materie prime non lavorate, è un grande produttore di lana (la merino in modo particolare) e di carne.
Dalle miniere australiane vengono estratti, fra gli altri, carbone, lignite, bauxite, rame, uranio (terzo produttore mondiale), oro (12% della produzione mondiale), ferro, diamanti (primo produttore mondiale), manganese, nichel e stagno.
Il Dollaro Australiano è una valuta solida, percepita come bene rifugio nei momenti di crisi.
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I Migliori ETF per Investire nella Borsa Australiana
Esistono due “Etf Australia” che ti permetteranno di prendere posizione sul continente baciato dagli oceani pacifico e indiano. Uno di essi è azionario, l’altro è obbligazionario.
Ishares Msci Australia – IE00B5377D42
L’ETF replica l’indice MSCI Australia, nella versione “total return“, ossia con reinvestimento dei dividendi. L’indice è composto da 67 azioni di società a larga capitalizzazione che coprono l’85% del mercato. L’ETF è a replica fisica, per cui detiene tutti i titoli che compongono l’indice. Costa lo 0,50% l’anno ed è ad accumulazione dei proventi.
I settori più importanti sono i seguenti (tra parentesi il peso che ognuno di essi ha sull’indice):
- finanza (37,32%)
- materiali di base (18,030%)
- salute (8,79%)
- beni di largo consumo (8,21%)
I titoli più importanti sono:
- COMMONWEALTH BANK OF AUSTRALIA (9,23%)
- BHP BILLITON LTD (7,99%)
- WESTPAC BANKING CORP (7,08%)
- CSL LTD (6,38%)
L’indice ha un rapporto Prezzo/Utili di 15,24 mentre il trend, nel momento in cui scrivo, novembre 2018, è in peggioramento.
Xtrackers Australian Govt Bond – LU0494592974
L’ETF clona l’indice FTSE Australian Government Bond, composto da 24 bond rappresentativi del mercato obbligazionario australiano. La replica è diretta (fisica), il costo annuo di gestione è dello 0,25% e l’ETF è ad accumulazione dei proventi. Il rendimento a scadenza del portafoglio titoli è del 2,45% mentre la durata media finanziaria del portafoglio è di 6 anni e mezzo.
Chi investe in questo ETF lo fa prevalentemente per beneficiare di un apprezzamento del Dollaro Australiano nei confronti dell’Euro, più che per ottenere un rendimento elevato in valuta . La sicurezza si paga.
Il portafoglio è composto da titoli governativi australiani. Al momento in cui scrivo il trend dell’ETF è neutrale.
Obbligazioni Australiane
Sul TLX sono quotate numerose obbligazioni australiane, se all’investimento in ETF preferisci selezionare da solo qualche singolo titolo. Tieni solo presente che se compri dei bond dell’Australia non farai una diversificazione efficace lungo la curva dei rendimenti, cosa possibile se opti per l’investimento in ETF.
Dovendo fare una selezione, ecco alcune delle obbligazioni australiane più interessanti per scadenza e rendimento:
AUSTRALIA 35 2.75% – AU000XCLWAM0
Il titolo scadrà il 21 giugno 2035, ha una cedola lorda del 2,75% annuale, costa 122,41 ed ha un rendimento netto in Dollari dello 0,89%. Il bond ha un rating pari alla Tripla A, il massimo in termini di affidabilità.
BANCAIMI 08ST20 4.3% – IT0005045221
L’obbligazione scadrà l’8/9/2020, ha una cedola annua lorda del 4,30%, costa 101,95 ed ha un rendimento in Dollari del 2% circa. Il rating dell’emittente è la Tripla B.
GSI 23 REG-S 3.50% – XS1166378718
Il titolo scadrà il 28 aprile 2013, ha un cedola lorda del 3,50% annuale, costa 103,60 e presenta un rendimento netto in Dollari dell’1,02%. Il rating dell’emittente è pari ad A+.
Investire in Australia: Pro e Contro
Investire nella borsa australiana, sia attraverso le obbligazioni, sia attraverso le azioni ti permette di diversificare il tuo portafoglio in modo efficace e redditizio. L’interesse verso i bond australiani è cresciuto dopo la crisi del 2008 e si riaccende ogni volta che i timori di disfatta della moneta unica si fanno più acuti.
Tuttavia sappi che il Dollaro Australiano è una divisa volatile, che si muove in cicli. Se scegli di investire in azioni hai un sottostante più “pericoloso” ma al tempo stesso ammortizzerai meglio le oscillazioni della valuta. Se opti per i bond australiani, invece, avrai una minore volatilità del sottostante, ma il cuscinetto di garanzia è ridotto perché una piccola svalutazione del dollaro porterà il tuo investimento in territorio negativo.
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Giacomo Saver