Secondo il leggendario investitore Jeremy Grantham i 1.900 miliardi di $ di aiuti finiranno con il creare una bolla speculativa nel 2021.
Le ragioni di una bolla speculativa nel 2021
Secondo alcuni commentatori ed esperti nei prossimi mesi scoppierà una colossale bolla speculativa. Essa, in breve, sarebbe alimentata dalla liquidità derivante dagli aiuti di Stato. Senza contare che le quotazioni sono già elevate. E che il fenomeno Game Stop potrebbe portare ulteriore scompiglio.
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Quotazioni elevate
Secondo Citi le quotazioni della borsa americana non riflettono più i fondamentali dell’economia sottostante. Sebbene Goldman Sachs preveda un rialzo del PIL del 6% nel 2021, gli Usa sarebbero “fuori controllo”.
Il più tradizionale dei rapporti, il prezzo/utili, viaggia intorno a 28 contro una media storica di 15 – 21. Nel breve periodo potrebbero esserci, secondo Citi, “prorompenti turbolenze” sul mercato azionario.
Biden effect
L’ottimismo che ha accompagnato l’elezione di Joe Biden rischia di gettare altra benzina sul fuoco della bolla speculativa che potrebbe gonfiarsi nel 2021. In breve l’S&P 500 è salito dell’1,39% nel giorno del giuramento.
Negli ultimi 36 anni nessun Presidente aveva avuto un tale apprezzamento da parte dei mercati finanziari. Oltre a ciò il piano da 1,9 trilioni di dollari che Biden intende varare potrebbe contribuire alla formazione di una bolla finanziaria nel 2021.
Nel recente passato, infatti, è accaduto che gran parte dei soldi arrivati in tasca ai cittadini sia finita sui mercati. Tutto ciò è coerente con l’incertezza imperante. Mentre le persone rimandano gli acquisti, rallentando la ripresa economica, riversano i loro soldi in borsa.
Tutto ciò, in breve, potrebbe portare ad un disallineamento tra economia reale e finanziaria con turbolenze piuttosto gravi, per lo meno nel breve termine.
Questa, in sintesi, è l’opinione del leggendario investitore Jeremy Grantham.
Game stop e il potere dei social
Lo scontro tra le posizioni ribassiste dei fondi hedge e quelle rialziste dei trader amatoriali ha fatto lievitare le quotazioni di Game Stop del 1.700% in un mese.
Il titolo è sull’orlo della bancarotta ma la sua salita di prezzo ha il gusto della vendetta. Molti traders, infatti, dopo essersi ritrovati sulla piattaforma Wall Street Bets di Reddit, hanno preso di mira il titolo portandolo in bolla. L’intento era fare perdere i fondi hedge che hanno dovuto chiudere posizioni al ribasso sul titolo.
Alcuni analisti temono che il fenomeno possa ripetersi. I consigli di investimento dati sui social, sebbene a volte fuorvianti, hanno un potere mediatico enorme. E potrebbero generare bolle speculative e turbolenza sui mercati.
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The optimism creed
Chi vuole essere ottimista non può ignorare alcuni fatti che sono a favore di una crescita delle borse, nei prossimi anni. Nonostante ribassi temporanei siano da mettere in conto.
La mancanza di una narrazione
Affinché l’euforia attuale diventi davvero irrazionale occorre che si sviluppi una narrazione. In altri termini serve che le persone confidino in un futuro prospero dalle opportunità illimitate.
Nel 2000, ad esempio, la narrazione riguardava la new economy, in grado di produrre crescita infinita con inflazione sotto controllo. Oggi, invece, c’è in giro molta rassegnazione. Molto pessimismo, il che evita che le quotazioni azionarie, seppur elevate, siano fuori controllo.
Una nuova depressione passeggera
Il rischio che l’economia non riparta c’è. E se la recessione si trasformerà in una nuova depressione le quotazioni azionarie potranno scendere. Tuttavia la crisi sta portando ad una selezione naturale delle aziende. A morire, spiace dirlo, saranno quelle più deboli. Le altre, invece, si rafforzano.
La ripresa degli utili, pertanto, potrebbe evitare una stagnazione secolare dei mercati azionari, come avvenne tra il 2000 ed il 2010. Giova ricordare, inoltre, che portafogli ben costruiti sono perfettamente in grado di rendere bene anche durante fasi turbolente. A patto di avere un’ottica di lungo periodo e nervi saldi.
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TINA
Non ci sono alternative al mercato azionario. There is no alternative è più di un motto. Le politiche monetarie espansive, il montare del debito a livello globale e la rotazione settoriale fungono da supporto per le quotazioni azionarie.
Queste ultime scenderanno, è certo. Come disse John Pierpont Morgan c’è una sola previsione accurata in merito ai mercati: essi fluttueranno. Ma nonostante possibili ribassi di breve termine l’intonazione di fondo resta positiva.
La battaglia tra chi crede che i mercati siano in bolla nel 2021 e chi, invece, confida in una loro ulteriore salita negli anni è più che mai dura. Nessuno può sapere in anticipo chi abbia ragione. Tuttavia l’investitore di lungo termine farà bene ad essere sereno su cosa ci aspetta. E vivere eventuali ribassi come il prezzo da pagare per ottenere un guadagno soddisfacente.
Think different. Invest differently.
Giacomo Saver – CEO di Segreti Bancari