Cosa sono, come funzionano, come vengono tassati: tutti i segreti di Bitcoin, la criptovaluta sulla bocca di tutti che secondo alcuni sarà la svolta epocale nel mondo degli investimenti, per altri una truffa dalle proporzioni colossali.
I Bitcoin sono una valuta elettronica che sfugge al controllo monetario delle Banche Centrali. Essa fu inventata nel 2009 dal misterioso informatico Satoshi Nakamoto, pseudonimo che nasconde una identità mai rivelata. Ed è proprio la segretezza il punto forte del progetto, cresciuto così tanto e diventato così di moda da indurre il CME, Chicago Mercantile Exchange ad introdurre, entro la fine del 2017, un contratto future sui Bitcoin.
Trattandosi di una divisa elettronica essa può essere utilizzata nelle transazioni commerciali, garantendo la totale riservatezza, ma può anche essere uno strumento finanziario in cui investire. Ed è proprio di questo che parleremo, perché molti amici, non soddisfatti dei rendimenti ottenibili attraverso ETF redditizi ma tradizionali, stanno sempre più “strizzando l’occhio” alle criptovalute.
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Cosa sono e come funzionano i Bitcoin?
I Bitcoin sono una moneta emessa attraverso un meccanismo piuttosto complesso, noto come “mining“, termine che evoca il procedimento con cui si estrae l’oro. Miner può essere chiunque metta a disposizione il proprio hardware per potenziare la rete di scambio della “moneta”, evitando che le transazioni non vengano addebitate sul conto del pagatore, consentendo a quest’ultimo di raddoppiare il proprio potere di acquisto in modo ingiustificato.
Sebbene non ci siano apparentemente regole per quanto ne riguarda l’emissione, l’importo globale dei Bitcoin non potrà superare i 21 milioni. La creazione di nuova moneta è quindi conosciuta a priori e non soggetta, ad esempio, alla discrezione delle Banche Centrali.
I Bitcoin si possono comprare attraverso broker specializzati che inseriscono il controvalore acquistato in portafogli virtuali, detti wallet, ai quali attingere in caso di vendita o di utilizzo della moneta.
Poiché credo che quella dei Bitcoin sarà l’ennesima bolla speculativa che brucerà le dita agli investitori inconsapevoli, non ti dirò come fare per aprire un conto e comprare la criptovaluta, preferendo invece affrontare la questione sotto un altro punto di vista.
I Bitcoin come “Investimento”
Benjamin Graham, uno dei più grandi investitori di tutti i tempi, definisce un investimento come “un’operazione che garantisce, previa un’analisi accurata, sicurezza del capitale ed un tasso di rendimento adeguato“.
Sfortunatamente i Bitcoin non soddisfano NESSUNO di questi requisiti perché:
- non hanno un business sottostante, trattandosi solo di una valuta per lo più elettronica
- non ti permettono di proteggere il capitale considerati gli assurdi livelli di quotazione raggiunti
- ti illudono di poter ottenere rendimenti pazzeschi ed in passato lo hanno fatto, ma la festa potrebbe finire presto.
Uno degli errori più frequenti fatti dagli investitori consiste nel confondere la crescita di popolarità di un prodotto finanziario con la redditività dello stesso. Accadde così negli anni 50 con le compagnie aeree, e nel 2000 con i titoli high tech. In effetti sia il trasporto aereo sia l’uso delle nuove tecnologie informatiche crebbero, ma molte imprese che vi operavano fallirono perché non riuscirono a tramutare questa crescita in utili sostenibili.
Osserva questo grafico, preso dal sito coindesk, che ti mostra l’andamento nel tempo della quotazione dei Bitcoin:
Risulta evidente come il boom della quotazione della valuta coincida con la sua diffusione mediatica, avvenuta tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. Dal 1 gennaio di quest’anno al 27 novembre, i Bitcoin si sono apprezzati del 758%, raggiungendo il massimo storico di 10.831 $, una corsa semplicemente assurda.
Ad alimentare quella che secondo me è una palese bolla speculativa ci ha pensato anche l’Agenzia delle Entrate che ha dichiarato che
Per quanto riguarda, la tassazione ai fini delle imposte sul reddito dei clienti della Società, persone fisiche che detengono i bitcoin al di fuori dell’attività d’impresa, si ricorda che le operazioni a pronti (acquisti e vendite) di valuta non generano redditi imponibili mancando la finalità speculativa
L’esenzione dalle imposte dei guadagni sui Bitcoin rischia di gettare altra benzina sul fuoco di un rialzo che non ha nessuna ragione per essere sostenibile nel lungo periodo.
Si dice comunemente che nell’era della corsa all’oro chi vende i badili guadagna più di tutti, ed infatti le banche si sono gettate a capofitto nel business preparandosi a lanciare anche ETF che investono nei Bitcoin, oltre agli immancabili fondi comuni di investimento che appariranno poco prima che la bolla esploda e le quotazioni si sgonfino.
James Dimon, chief executive di JP Morgan è una delle poche voci fuori dal coro a promettere il licenziamento immediato a quei trader della banca che si permetteranno di acquistare Bitcoin, perché si tratta di “operazioni stupide che non rientrano nella politica della banca“.
Bitcoin: quando il tuo “truffatore” sei TU
Il messaggio è chiaro:
PRIMO: non investire in Bitcoin perché potresti facilmente perdere i tuoi soldi. Tieni presente che quando il prezzo di un’attività finanziaria cresce in modo esponenziale prima o poi è destinata a scendere, e quando lo farà il ribasso sarà così forte da devastare il tuo portafoglio (pardon, Wallet) dalla sera alla mattina.
Potresti essere vittima di una truffa colossale, in cui tu sei l’artefice del “fattaccio”. Il fatto che l’acquisto di Bitcoin sia un’operazione altamente a rischio è testimoniato dal veto imposto da Cina e Giappone che li hanno vietati. (ERRATA CORRIGE: la fonte da cui ho preso l’informazione era obsoleta o errata. I BitCoin sono permessi in Giappone.) Se la loro crescita interferirà con le politiche delle Banche Centrali le criptocurrency potranno essere dichiarate fuori legge anche in altri Paesi occidentali azzerando il loro valore.
Se, nonostante tutto, vuoi comprare criptovalute, fallo per gioco, e considera l’operazione alla stregua di un gratta e vinci istantaneo. Se perderai soldi con i Bitcoin la responsabilità sarà solo tua perché sarai stato tu il “truffatore” di te stesso, non avendo controllato il tuo comportamento in occasione della febbre speculativa.
SECONDO: se nel tuo piano di investimento le valute non sono previste, non permettere che nulla ti faccia deviare dai tuoi buoni propositi.
Ricorda infine che è sempre possibile ottenere un buon rendimento dai tuoi investimenti, senza mettere a rischio il capitale. Il modo migliore per farlo è scegliere questi ETF “noiosi” ma redditizi e iniziare a costruire un portafoglio con quelli.