Due Strade Diverse per Investire in Azioni Europee
Per chi vuole investire in Europa usando gli ETF, ossia fondi comuni di investimento a basso costo scambiati in borsa come fossero azioni, esistono due strade diverse. La prima di esse consiste nell’acquistare uno strumento che replica l’indice Eurostoxx 50; l’altra possibilità consiste nel comprare uno strumento che clona l’indice MSCI Europe.
Per decidere quale delle due opzioni fa al caso tuo è necessario indagare a fondo questi due indici e capire come sono composti, a che cosa sono più reattivi, e quale di loro è più adatto per le tue esigenze.
L’esame che segue prende in considerazione due ETF Ishares. La scelta è dettata unicamente dal fatto che il sito di Ishares mette a disposizione numerosi dati ed indicatori utili alla nostra analisi. Resta tua la responsabilità di verificare se per il medesimo indice esistono prodotti migliori in cui investire.
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iShares EURO STOXX 50 – IE0008471009
Composizione
L’ETF è composto da 50 azioni dell’Eurozona. Il titolo che pesa di più sul portafoglio è Total (petrolifero), seguono SAP (tecnologie informatiche) e Siemens (industriale). Il Paese che è maggiormente rappresentato nell’indice è la Francia. Seguono Germania e Paesi Bassi. L’Italia rappresenta il 5,090% dell’indice ed è rappresentata da questi titoli:
- Intesa San Paolo
- ENI
- Enel
I settori più importanti che compongono l’indice sono:
- finanziario (20,83%)
- industriale (13,74%)
- consumi discrezionali (12,16%)
Punti di forza e di debolezza
L’Eurostoxx 50 è un indice molto liquido. La sua struttura risente della grande presenza del comprato bancario e finanziario per cui il suo andamento è condizionato dalla politica monetaria della Banca Centrale Europea e dall’andamento della congiuntura economica. Il ridotto numero di titoli lo rende particolarmente volatile, mentre manca l’esposizione ad aziende con capitalizzazione media e ubicate fuori dalla zona euro.
iShares MSCI Europe – IE00B4K48X80
Composizione
Il Morgan Stanley Capital International Europe è un indice composto da 454 titoli di società a larga e media capitalizzazione dell’Europa. Prevedendo l’investimento anche fuori dall’Eurozona chi sceglie questo prodotto espone il proprio capitale al rischio di cambio.
Il titolo che maggiormente pesa di più sul totale è Nestlè, (generi di largo consumo) seguito da HSBC Holdings (finanziario) e da Novartis (farmaceutico).
Il Paese più importante dell’indice è il Regno Unito, seguito da Francia, Germania e Svizzera. L’Italia costituisce il 3,88% dell’indice, ma è rappresentata da un numero maggiore di titoli, rispetto all’Eurostoxx 50:
- Eni
- Intesa San Paolo
- Enel
- Unicredit
- Generali
Oltre a questi troviamo anche: Campari, Poste Italiane, Tenaris, FCA, Ferrari e altre società.
I settori più importanti che compongono l’indice sono:
- finanziario (20,010%)
- industriale (12,86%)
- beni di largo consumo (12,61%)
- farmaceutico (11,79%)
Punti di forza e di debolezza
L’MSCI Europe è il benchmark di molti fondi comuni di investimento specializzati in azioni europee, internazionali e di bilanciati a globali. Questo rende l’indice molto liquido. Sebbene comporti l’assunzione del rischio di cambio per ciò che riguarda gli investimenti fatti fuori dalla zona Euro, l’ETF è molto ben diversificato.
Sebbene i settori in cui investe siano grossomodo gli stessi dell’Eurostoxx 50, l’MSCI Europe è frazionato tra un numero maggiore di titoli ed inoltre comprende anche società a media capitalizzazione che dall’indice precedente sono escluse.
La grande presenza del settore finanziario rende l’indice vulnerabile all’andamento dei mercati finanziari e dei tassi di interesse. Questa caratteristica, peraltro, è condivisa anche da altri indici a livello globale come, ad esempio, l’S&P 500.
La Terza Via per Accedere alle Borse Europee
Chi vuole investire in azioni eueropee potrà anche usare l’ETF iShares STOXX Europe 600 – DE0002635307. Esso è composto da 600 titoli azionari, sia della zona Euro sia di altri Paesi europei non aderenti alla Moneta Unica.
La sua composizione settoriale è praticamente identica a quella dell’MSCI Europe. L’unica differenza sostanziale è un maggior peso del settore industriale (13,82% contro il 12,86%) e farmaceutico (12,030% contro l’11,79%).
Quale ETF Scegliere?
La scelta dell’ETF da inserire in portafoglio, tra i tre indicati, è soggettiva e risente di alcuni elementi. Anzitutto è bene definire un piano di investimento personalizzato all’interno del quale capire se e in che misura c’è spazio per le azioni europee.
In secondo luogo è necessario decidere se si vuole concentrare i propri investimenti solo nella zona euro o se si desidera avere una maggiore diversificazione, correndo tuttavia il rischio di cambio.
I rendimenti dei tre ETF sono stati molto simili tra loro, grazie anche al fatto che la differenza tra i diversi indici è per lo più di “forma” che di sostanza. Tieni però presente che tanto più un indice è diversificato, tanto meno è volatile ed è quindi più adatto a strategie di investimento più “conservative” e a “bassa manutenzione”.
Giacomo Saver